Un nuovo pannello alla curva dell’emigrante in Nevegal

BELLUNO. “Emigranti: linfa del mondo”. Da ieri la “curva dell’emigrante”, in Nevegàl, ha una nuova veste: sotto ai pini, che da sempre sono simbolo dell’Abm, ora c’è un grande pannello, su cui è...

BELLUNO. “Emigranti: linfa del mondo”. Da ieri la “curva dell’emigrante”, in Nevegàl, ha una nuova veste: sotto ai pini, che da sempre sono simbolo dell’Abm, ora c’è un grande pannello, su cui è impresso un messaggio che sta a indicare l’importanza che, dalla notte dei tempi, ha rivestito il fenomeno migratorio. Con una semplice cerimonia, ieri mattina, l’Abm ha voluto rinnovare uno spazio che era stato inaugurato ben 44 anni fa, quando alcuni emigranti decisero di piantare, in un’area prativa lungo la strada del Nevegàl, cinque pini, uno ogni continente (Europa, Africa, America, Asia e Oceania).

Un gesto che stava a simboleggiare il forte legame che chi era stato costretto ad andarsene continuava a mantenere con la terra natale. E uno di questi emigranti era presente anche ieri: Emilio Bridda, nel 1972, aveva piantato l’albero dell’Africa e non ha voluto mancare per festeggiare i 50 anni dell’Abm e la nuova “curva dell’emigrante” - benedetta da don Umberto Antoniol - dove è stata anche posizionata la bandiera tricolore.

«Questa curva è un importante simbolo dell’emigrazione», ha detto l’assessore Busatta, «e sono contento che continui a rimanere, divenendo testimonianza anche per le nuove generazioni». De Bona, da parte sua, ha ringraziato Veneto Strade, oltre ai proprietari del terreno e ai volontari che hanno sistemato l’area. E se ieri l’Abm ha festeggiato il suo mezzo secolo di vita e di attività, oggi farà gli onori di casa ai tanti veneti, ai loro discendenti e ai rappresentanti delle associazioni venete all’estero che non vorranno mancare alla giornata a loro dedicata.

Belluno ospiterà infatti la Giornata dei veneti nel mondo, istituita dalla Regione nel 2008. Si comincia alle 10.30 con il raduno davanti alla sede Abm. Seguirà il corteo accompagnato dalla banda di Sedico e dal Gruppo Flokloristico “I ladin del Poi”, con i gonfaloni lungo le vie del centro, fino alla chiesa di Santo Stefano, dove il vescovo Marangoni e don Lorenzino Menia celebreranno la messa, accompagnata dal Coro Minimo Bellunese. Alle 12 i discorsi delle autorità. Il Mim sarà aperto per l’intera giornata. Lungo il liston sagome rappresentanti gli emigranti. Dalle 13 pranzo al ristorante “Al Borgo”, che ospiterà anche una mostra dedicata alla ricchezza del Veneto. Saranno poi consegnate onorificenze ai veneti che hanno onorato, nel mondo, la loro origine. (m.r.)

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