Un nuovo ponte sul Boite tra la 51 di Alemagna e Cibiana

Il costo si aggira sui 12 milioni di euro, il progetto sarà pronto tra marzo e aprile. Ci sono numerosi punti neri da risolvere sulla 347 verso la Valle di Zoldo

VALLE DI CADORE

A Valle di Cadore e a Cibiana lo chiamano già il “Ponte Cadore 2.0”. Sarà infatti il manufatto più alto della provincia, dopo quello a Pieve di Cadore. Tra Venas, frazione di Valle, e il versante opposto, attraversato dalla strada per Cibiana, verrà infatti gettato un ponte nuovo, a poco meno di un centinaio di metri dal letto del Boite.

Lo costruirà Veneto Strade, che ha già a disposizione i 12 milioni necessari per il cantiere. «Per la verità – ammette l’ingegner Silvano Vernizzi, presidente di Veneto Strade -, il progetto non lo abbiamo ancora definito. Immagino che sarà concluso tra marzo e aprile e, immediatamente dopo, andremo in Conferenza dei servizi».

Se non ci saranno intoppi, il cantiere potrebbe aprirsi già quest’anno. I sindaci di Cibiana, Mattia Gosetti, e di Valle di Cadore, Marianna Hofer, auspicano un miracolo: e cioè che sul ponte si lavori contestualmente, o subito dopo, lo svincolo da realizzare a Venas per un nuovo ingresso verso la provinciale 347, quella appunto del Passo Cibiana. Che sul posto ci sia bisogno di un ponte più sicuro di quello in esercizio lo si sostiene ormai da quarant’anni; lo certificano i numerosi progetti che si possono recuperare negli Uffici di Cibiana.

Fu lo stesso ministro Paolo Costa, quand’era titolare delle Infrastrutture, a volere un progetto, che in quel caso prevedeva addirittura una bretella, parte in galleria, da Rivalgo a Venas.

Questa prospettiva è stata rilanciata anche recentemente dalle due Amministrazioni, ma i 200 milioni di costo l’hanno subito fatta scartare. Ecco dunque l’alternativa del ponte che, rispetto alle precedenti valutazioni, sarà del tutto nuovo, quasi all’altezza della Statale Alemagna.

Un’ipotesi peraltro considerata anche dal Sovrintendente Guglielmo Monti, prematuramente scomparso, che ha dato all’epoca il suo benestare.

«Questi, come altri interventi lungo la 347 – anticipa Vernizzi -, saranno compresi nel programma di Vaia». Numerosi i punti neri della strada provinciale che attraversa Cibiana, sale al Passo e scende fino a Forno in Val di Zoldo. Li hanno visionati sia Vernizzi che i suoi collaboratori, nonché l’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin.

Riguardano la messa in sicurezza dei versanti a valle e a monte della strada fino a Cibiana e l’attraversamento del paese, che in alcuni casi non consente il passaggio contemporaneo di due mezzi pesanti, soprattutto nel tratto tra Passo Cibiana e Fornesighe.

Nella valle la strada è per la maggior parte molto stretta, presenta curve pericolose e non è ampliabile nel centro di Fornesighe, uno dei borghi più caratteristici delle Dolomiti. In questo caso sarebbe necessaria una mini-circonvallazione, che comunque non è tecnicamente impossibile. Già oggi la 347 viene utilizzata da numerosi automobilisti come alternativa alla Statale 51 di Alemagna, quando le code cominciano a formarsi già a in Valle del Boite a causa di vari tappi, tra cui quello di Longarone.

Interessato a questa evoluzione è anche il primo cittadino di Valle di Zoldo, Camillo De Pellegrin, che ripetutamente ha sollecitato interventi di riqualificazione della Regionale tra la sua valle e Longarone. Il sindaco ritiene che se questa direttrice è considerata utile in caso di emergenza per il collegamento con Cortina, è evidente la necessità di inserire opere di messa in sicurezza nei fondi per le Olimpiadi.

Quanto a possibili interventi “correttivi” tra Forno e Passo Cibiana, l’ingegner Vernizzi non li esclude a priori. «Un passo alla volta e potremo considerare anche questa opportunità – anticipa – . La prospettiva tecnica mi sembra infatti motivata».

Tanto più se, entro l’anno, sarà pronta la nuova pista a Longarone, per chi, scendendo dalla Val Zoldana va a pigliare l’autostrada o comunque la Statale Alemagna. I lavori, si sa, inizieranno a giorni. «Dobbiamo riconoscere – afferma il sindaco Gosetti di Cibiana – che “Veneto Strade” sta operando con determinazione e rapidità». —


 

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