Un nuovo proiettore ultramoderno accanto ai tanti telescopi: il centro astronomico di Arson è al top

Un grande regalo per i molti visitatori dell’osservatorio dedicato a Giuliano Vanin. Stasera alle 21 c’è la conferenza sul primo viaggio intorno al mondo con l’associazione Rheticus

FELTRE. Un nuovo proiettore con una risoluzione doppia che rende l’esperienza del planetario ancora più affascinante e coinvolgente e una dotazione di telescopi che pone il Centro astronomico “Giuliano Vanin” di Arson tra le dieci strutture più attrezzate in Italia.

Quasi cinquant’anni di attività per l’associazione Rheticus, nata con la passione dell’astronomia, e che con il passare degli anni si è evoluta diventando contenitore di scienza. È un settembre pieno quello che vede oggi (sabato 10 settembre) alle 21 una conferenza del presidente Gabriele Vanin sui 500 anni dal primo viaggio intorno al mondo e poi, sabato 24 sempre alle 21 l’inaugurazione con ingresso libero per vedere il nuovo planetario.

L’acquisto del nuovo proiettore è un importante tassello per migliorare ancora l’offerta del Centro astronomico, che allo zoccolo duro di una cinquantina di soci che non ha mollato nemmeno durante la pandemia, aggiunge di anno in anno un numero variabile di tesserati.

«Il nuovo proiettore», spiega il presidente Gabriele Vanin, «permette una lettura molto più nitida e semplice al visitatore. La differenza è notevole rispetto a prima, tenuto conto che la risoluzione è raddoppiata. È bello vedere volti nuovi alle nostre serate. Sono persone che arrivano da Treviso, Montebelluna, Bassano. E poi abbiamo anche tanti turisti che sono in ferie e approfittano di una delle nostre serate per venirci a conoscere oppure abbiamo gli emigranti di ritorno che diventano nostri soci. Paradossalmente siamo più conosciuti al di fuori del Feltrino. Qui non è facile fare passare il messaggio di cosa siamo e cosa facciamo. Eppure da anni manteniamo l’ingresso simbolico a 5 euro, mentre altre strutture analoghe alla nostra fanno pagare parecchio di più».

La passione per stelle e pianeti a fare da filo conduttore, ma non solo.

«Abbiniamo le osservazioni con i nostri telescopi alla divulgazione della scienza. A Feltre non c’è una associazione con finalità scientifiche e noi cerchiamo di colmare un vuoto. Abbiamo avuto Carlo Doglioni che ha parlato di terremoti, abbiamo ospitato paleontologi per la parlare della Val Rosna e degli altri siti archeologici sul territorio, abbiamo avuto ospite il nostro socio Cesare Lasen che ha curato alcune serate dedicate all’ambiente. Ovviamente tutto è volontariato. Il ricavato dei biglietti va interamente al potenziamento della dotazione di telescopi così come ci siamo arrangiati per l’acquisto del nuovo proiettore del planetario».

Oggi la conferenza sul primo giro del mondo di Magellano di 500 anni fa.

«L’esplorazione delle Americhe è sempre stata un mio pallino. Mi sono appassionato alle esplorazioni di Colombo estendendo poi l’attenzione a tutta parte costiera. Con Magellano, le osservazioni in mare delle stelle hanno compiuto un salto di qualità. In effetti, l’astronomia si presta a molte connessioni ed è per questo che la nostra attività divulgativa spazia oltre l’astronomia».

Molti ricordano le uscite serale in centro a Feltre durante i mesi estive, con i telescopi dell’associazione messi a disposizione dei feltrini per osservare la Luna, i pianeti e le stelle.

«Abbiamo sospeso per alcuni anni queste uscite ma già stiamo pensando che il 2023 sarà l’anno giusto per ritrovarsi. Con il Comune abbiamo in piedi una convenzione in base alla quale forniamo consulenza nell’applicazione del Piano di illuminazione pubblica. Mi auguro che tale collaborazione possa proseguire anche con la nuova amministrazione».

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