«Un ottimo documento di rilancio»
LIMANA. «Questo accordo è la dimostrazione pratica che il rilancio dell’occupazione non arriva tagliando gli stipendi o le pause, ma tramite gli investimenti sul territorio e soluzioni intelligenti e ragionevoli».
Benedetto Calderone della Fiom Cgil e Bruno Deola della Cisl sono contenti del documento uscito dopo qualche mese di contrattazione. «Si tratta di un accordo importante», dicono entrambi, «che è stato apprezzato anche dai lavoratori, tanto che l’hanno approvato alla stragrande maggioranza». «Si tratta di uno degli integrativi tra i più importanti del territorio, che entra di diritto nella top ten locale dei contratti di secondo livello», conferma anche Deola.
A nessuno sfugge, infatti, che questo atto arriva in un momento di crisi che non è passato ancora e per l’azienda aver messo soldi in più per i lavoratori è stato un gesto importante. «Stiamo reggendo da un po’ di tempo alle difficoltà di mercato», precisa Raffaella Salvati della rsu Fim. «La Sest, per fortuna, è un’azienda sana, e l’integrativo è nato da una volontà condivisa da tutti i soggetti: sia l’azienda che i lavoratori. Non è stata certo una trattativa facile, ma abbiamo sempre incontrato la disponibilità dell’azienda».
E che lavoro ce ne sia, lo dimostra il fatto che per quattro sabati i dipendenti saranno chiamati a lavorare all’interno di quella flessibilità positiva prevista anche dalla contrattazione di secondo livello. «Lavoreremo sabato 20 e 27 giugno e poi 11 e 18 luglio, e questo è un segnale che gli ordini ci sono e anche da parte di aziende molto grosse».
Parla di «buon contratto», anche Roberto Tacca, rsu della Fiom: «Il clima è sempre stato costruttivo durante la contrattazione, c’era la volontà da parte dell’azienda di concluderlo entro l’estate e così è stato. Siamo partiti da un’ottima base con il vecchio integrativo, anche se ci sono stati degli incrementi significativi: mi riferisco al premio di produzione e al welfare». (p.d.a.)
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