Un percorso attrezzato sugli alberi monumentali

PONTE NELLE ALPI
All'interno del Programma di sviluppo rurale è stato approvato e finanziato il progetto di realizzazione dei sentieri ricreativi degli alberi monumentali de “i Coi de Pera”. «L'opera va ad inserirsi e completa la mappa della sentieristica del Serva e del Nevegal» ha spiegato il presidente della Comunità montana Belluno - Ponte nelle Alpi Giorgio De Bona, presentando l’iniziativa. «L'importo del progetto, che contiene anche il piano di manutenzioni a breve e a lungo termine dei sentieri e delle strutture, è già finanziato. E ammonta a 123 mila euro di cui l'85% della spesa ammessa, ossia 84.150, dalla Regione e la quota cofinanziata di 39.600 euro a carico dalla Comunità montana».
I lavori avranno inizio a primavera e si prevede che verranno completati entro il 2012. «Con la realizzazione delle opere», ha detto Monica Camuffo, assessore alle Politiche del territorio della Cm, «le frazioni di Quantin, Losego e Cornolade vengono collegate al Nevegal. Il tracciato, inoltre, si inserisce nel percorso dell'Ecomuseo di Ponte nelle Alpi, in accoglimento alle richieste delle frazioni». L'intero progetto è stato curato dall'architetto Renato Da Re, della Parcianello & Partners engineering. Prevede l'integrazione della viabilità minore in disuso a sentiero didattico e ricreativo, con interventi di ripristino delle recinzioni caratteristiche in pietra, la realizzazione di aree di sosta, informazione, e punti panoramici di osservazione e la tabellazione segnaletica. «Si tratta di interventi diffusi a basso impatto», ha spiegato Da Re, «sui sentieri e i percorsi già esistenti. Luoghi di notevole interesse dal punto di vista paesaggistico e naturalistico per la presenza dei grandi alberi. Dove sono presenti testimonianze dell'intensa e secolare attività dell'uomo, riconoscibili nella creazione di terrazzamenti e nello sfruttamento delle cave di pietra. Saranno realizzate quattro aree di sosta attrezzate con tavoli, focolare e bacheche illustrative lungo la viabilità automobilistica di Losego, Quantin, Pian dei Longhi e Cornolade, con tabellazione degli itinerari. E' previsto un intervento di ricostruzione dei muri in pietra a Losego, vicino ai faggi monumentali censiti nel libro “Alberi monumentali della provincia di Belluno” di Zampieri, Dalla Gasperina, Boranga. A Cornolade sarà messo in sicurezza un punto panoramico di osservazione sulla cascata, con recupero del vecchio tracciato della strada in pietra e il vecchio ponte sul Rio Bars, scavato nella pietra rossa, la stessa estratta dalla cava di La Secca».
L'insieme di questi interventi diventano anche occasione per il presidente De Bona per formulare una proposta di quello che egli stesso definisce una “scuola cantiere” dedicata alla tecnica dei muri a secco senza malta, quasi del tutto scomparsa.
Roberto De Nart
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