Un piede in fallo, vola dal sentiero

Muore sotto gli occhi della figlia: Domenico Carotta era in vacanza
Il sentiero attrezzato Bonacossa. A sinistra Domenico Carotta
Il sentiero attrezzato Bonacossa. A sinistra Domenico Carotta
AURONZO.
Una scivolata, forse un piede in fallo, poi il volo. Settanta metri, giù dal sentiero Bonacossa (Cadini di Misurina), sbattendo più volte contro le rocce, fino a fermarsi in un prato nei dintorni di malga Rin Bianco. E' morto così, ieri pomeriggio, Domenico Carotta, un 68enne di Rovigo che si trovava in vacanza sulle Dolomiti. Ieri la tragedia, cui ha assistito la figlia.


L'allarme è stato dato immediatamente da alcune persone che si trovavano sul sentiero, e che hanno assistito alla tragica scena. Domenico Carotta, con la figlia e un'altra donna, si trovava sul sentiero attrezzato Bonacossa, che dal rifugio Fonda Savio raggiunge il rifugio Auronzo.  Il meteo finalmente favorevole, e il sole che splendeva nel cielo, invitavano alla paseggiata pomeridiana. Il sentiero, inoltre, attraversa i Cadini di Misurina, in uno scenario paesaggisticamente affascinante.  Ad un certo punto, attorno alle tre, l'uomo è precipitato, rotolando per oltre 70 metri e morendo per il politrauma riportato.


Non si sa cosa lo abbia fatto cadere, forse una scivolata (le rocce potevano essere umide).  Il percorso, a detta di molti escursionisti, non è molto difficile da affrontare: si tratta di un sentiero attrezzato, più agile di una ferrata, e inoltre il punto da cui è caduto l'uomo è uno dei più semplici del sentiero. Ma a volte basta mettere un piede in fallo per scivolare.  La perdita di equilibrio, infatti, è stata fatale: l'uomo è caduto nel vuoto, sbattendo contro i sassi e il pendio erboso, fino a fermarsi sul prato sottostante il sentiero, vicino a malga Rin Bianco, ormai privo di vita. 


Una volta dato l'allarme al 118, sul posto sono giunti l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, una squadra del soccorso alpino di Auronzo e alcuni agenti della Forestale. Il medico, imbarcato con l'elisoccorso, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'escursionista per i traumi riportati nella caduta da.  A effettuare i rilievi sono stati gli agenti della Forestale. Ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata ricomposta da una squadra del Soccorso alpino di Auronzo e trasportata fino al carro funebre, e da qui nella cella mortuaria di Auronzo, dove si trova a disposizione dei familiari.  Terminate tutte le pratiche di rito, la salma verrà trasportata a Rovigo, città natale e di residenza di Domenico Carotta, dove gli amici e i parenti potranno dargli l'ultimo saluto.

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