Un poker di nomi per le elezioni a Canale d’Agordo
Fallito il referendum per la fusione va rinnovato il consiglio Fiocco è pronta, attendisti De Rocco, Colcergnan e Arcieri
CANALE D’AGORDO. Giulia Fiocco è già in azione, Flavio Colcergnan riflette sul da farsi, Rinaldo De Rocco continua a leggere libri, ma potrebbe tornare come personaggio secondario, Arcieri non si sbilancia. Conclusasi la partita del referendum per la fusione con Falcade con l’affermazione del no, Canale d’Agordo si appresta a vivere un altro anno all’insegna del voto. Probabilmente a maggio (non c’è ancora la data ufficiale) i cittadini del paese di Papa Luciani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco.
Quello uscente, Rinaldo De Rocco, dopo due mandati (più altri due da vicesindaco) e dopo la delusione per il referendum aveva fatto sapere che si sarebbe dedicato alla lettura e avrebbe lasciato la sfida politica ad altri. Ma l’ultima parola non è detta. «In linea di massima - dice - la mia intenzione resta quella. Di candidarmi a sindaco non ci penso proprio. Poi, se qualcuno avesse in mente di fare una lista e volesse un aiuto, potrei esserci».
Difficile che questa mano tesa sia per Giulia Fiocco, coordinatrice del Comitato di cittadini per il territorio che si era schierato per il no al referendum per la fusione. «Io quelli non me li vedo ad amministrare il Comune - sottolinea infatti De Rocco - ma le mie sono opinioni ed è giusto che chiunque provi a mettersi in gioco in prima persona. Spero che ci siano almeno due liste. Governare senza minoranza, come in questi cinque anni, non è positivo».
Dal canto suo Giulia Fiocco conferma le voci che circolano in paese. «Dopo il referendum ci siamo riuniti e sono emerse due posizioni diverse: una riteneva che il comitato avrebbe dovuto continuare la sua azione “da fuori”; l’altra che ci fosse il dovere, dopo l’esperienza della campagna referendaria, di esporsi e di impegnarsi in prima persona all’interno dell’amministrazione». Alla fine è quest’ultima la linea che ha prevalso senza contrasti all’interno del sodalizio e così Fiocco ha avuto il mandato di sondare il terreno alla ricerca di persone per formare una lista. «Non so ci saranno altre liste - dice Giulia Fiocco - ma la nostra volontà è quella di offrire ai cittadini un’alternativa. Non intendiamo costruire una lista civetta, ma un gruppo per amministrare il paese nei prossimi cinque anni, portando una ventata di aria fresca e un nuovo concetto di amministrazione che metta al primo posto il coinvolgimento dei cittadini». Se la lista si formerà, Giulia Fiocco sarà la candidata a sindaco.
Contro di lei in molti vedrebbero il ritorno di Flavio Colcergnan, ma l’interessato smentisce la veridicità di tale voce. «Come le chiamano oggi? Fake news? - chiede - eccone un esempio. Le elezioni saranno in maggio e dunque c’è tanto tempo per riflettere. Io lo sto facendo, come l’ho fatto cinque anni fa senza poi candidarmi. So che ci sono dei movimenti e io auguro il meglio a chi intende spendersi. Canale ha bisogno di gente che abbia voglia di amministrarlo bene. Ha anche bisogno di giovani perché i vecchi in questi anni hanno fatto e disfatto. Forse ci sarebbe qualcuno dell’amministrazione uscente che vorrebbe candidarsi, ma non prenderebbe nemmeno il proprio voto. E non sto parlando del sindaco».
De Rocco spiega che all’interno dell’esiguo gruppo di maggioranza (il vicesindaco Marco Arcieri, l’assessore Alice Ganz e i consiglieri Paola Binotto e Stefano Rosson) non si è parlato del futuro. «È prematuro – conferma Arcieri - dipende da tanti fattori».
Dalla Regione.
Ieri si è riunita la prima commissione, e fra i punti all’ordine del giorno c’erano le fusioni di Comuni. A Canale e Falcade i cittadini si sono espressi negativamente sulla costituzione del Comune unico Valle del Biois, la Commissione regionale ha preso atto dei risultati e ha votato di non procedere con l’iter legislativo per la fusione. Canale e Falcade, dunque, rimarranno due Comuni distinti.
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