Un ponte radio sulla Faverghera per comunicazioni in piena sicurezza

Lo spostamento da Marisiga curato dal Radio Club N.O.R.E. «Punto strategico più idoneo per coprire il territorio»

BELLUNO

Da Marisiga alla Faverghera. Il nuovo ponte radio del Gruppo comunale di Protezione Civile di Belluno è stato installato in Nevegal, a quota 1630 metri sul livello del mare. Artefici del particolare intervento i volontari del Radio Club Belluno N.O.R.E., i quali hanno provveduto a spostare l’attrezzatura dalla sede di via Marisiga grazie alla convenzione in essere con il comune capoluogo. Lo scopo primario dell’operazione è rivolto a garantire una migliore copertura radio sull’articolato territorio comunale.

«Il sistema di trasmissione radio è di fondamentale importanza per la Protezione Civile, in quanto permette di comunicare nell’immediato e soprattutto nell’emergenza», spiega Paolo Zaltron, responsabile del gruppo comunale. «Il ponte radio della Faverghera garantisce un’ottimale diffusione delle onde, in base ai rilievi effettuati in diversi luoghi del territorio. La tempesta Vaia ci ha reso pienamente consapevoli della nostra dipendenza dal cellulare e di conseguenza quali siano le difficoltà, qualora il segnale sparisca. Ragion per cui comunicare in modo chiaro durante le situazioni di pericolo può fare la differenza».

Stando alla spiegazione di Luca Salvador, coordinatore operativo del N.O.R.E.: «Quella in Faverghera è una postazione tra le più importanti della rete, poiché serve in modo strutturale tutta la vallata bellunese e non solo. Allo stesso tempo è strutturalmente autonoma dal punto di vista energetico, anche in caso di calamità naturali o esigenze particolari. Lo riteniamo di conseguenza il punto strategico più idoneo a servire una rete comunale importante, come quella del comune di Belluno. Come ben abbiamo imparato dalle recenti calamità naturali, fino a quando tutto va bene, non ci poniamo nessun problema comunicativo, ma nel momento in cui accade un’emergenza, l’attrezzatura e soprattutto la rete diventano di vitale importanza».

L’impegnativa operazione prevedeva l’installazione di antenne radio ad un’altezza di circa 30 metri da terra. «Sono situazioni di intervento particolari», racconta il presidente del Radio Club, Elvi Lucchet, «ma come volontari siamo formati nello specifico per queste operazioni. Ha operato una squadra composta da due persone che sono salite sul traliccio, essendo formate per lavori in quota con dpi di terza categoria. L’altra squadra composta da altri tre volontari ha invece lavorato da terra, facendo assistenza per il materiale da installare nel traliccio e soprattutto installando il ponte radio nell’apposito rack all’interno della postazione. Ovviamente ognuno di noi possiede delle competenze specifiche per poter intervenire in impianti radio e a contatto con l’elettricità. Il nostro scopo associativo è anche aiutare gli enti in quelle operazioni di progettazione, installazione, manutenzione o “smontaggio” di tutto quello che riguarda il settore delle comunicazioni radio».

Il Radio Club Belluno N.O.R.E, lo ricordiamo, è un’associazione di Protezione Civile con oltre quarant’anni di esperienza nel campo delle telecomunicazioni. «Le calamità naturali che hanno colpito il nostro territorio hanno evidenziato carenze di comunicazione alle quali non eravamo abituati con l’avvento della tecnologia», prosegue il tecnico del Radio Club Nicola Pison, «ma allo stesso tempo ci hanno permesso di progettare nuove reti e ristrutturare tecnologicamente quelle esistenti». —
 

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