Un prodotto innovativo per le pulizie in ospedale
FELTRE. Un nuovo sistema di pulizie è in corso di sperimentazione all’ospedale di Feltre da parte della cooperativa Copma di Ferrara, che gestisce il servizio per la struttura. Il sistema si basa su un nuovo prodotto probiotico che, secondo gli intenti, dovrebbe garantire un’igiene stabile degli ambienti. «La cosa interessante è che il prodotot è stato messo a punto dalla stessa Copma», dice Stefano Calvi, segretario della Fisascat Cisl, che segue i lavoratori della cooperativa. «Il nuovo sistema, che doveva essere sperimentato per quattro mesi, è stato prolungato già da un anno. Avevamo pensato di introdurlo anche nell’Usl 1, ma mi pare ci siano diverse resistenze». «Da quanto mi raccontano le addette del Feltrino, questo prodotto starebbe già dando dei risultati positivi, anche per quanto riguarda il lavoro stesso delle dipendenti, perché non dà problemi di allergie o di tossicità, come invece capita quando si usano altri disinfettanti come la varechina unita ad altre sostanze», spiega Calvi.
Nato da una ricerca scientifica svolta dal Centro studi inquinamento ambienti ad alta sterilità dell’università di Ferrara, il prodotto si basa su una tecnica di biostabilizzazione denominata Phcs (Probiotic Ceaning Hygien System), che unisce l’azione dei batteri probiotici con l’efficacia dei materiali impiegati e specificatamente studiati.
«Con questo sistema, dopo l’operazione di pulizia, la carica batterica patogena portatrice di infezioni si mantiene molto bassa nel tempo (fino al 95% in meno) rendendo l’ambiente igienicamente stabile e più sicuro», descrive l’azienda stessa la sua invenzione. «I batteri probiotici sono microrganismi innocui per le persone e l’ambiente: attraverso la colonizzazione delle superfici e l’inibizione dell’interferenza comunicativa, contrastano efficacemente la proliferazione e la sopravvivenza dei batteri patogeni. Anche i materiali e le attrezzature per usare questo prodotto sono particolari. Oltre ad avere un impatto aziendale pari a zero, questo sistema rappresenta un’innovativa e radicale strategia di valore», precisa ancora la Copma.
Ad oggi il nuovo sistema è applicato per la pulizia dei servizi igienici e in almeno un reparto. E a scadenze alternate l’Usl esegue dei controlli sui risultati. «Si tratta di un sistema innovativo che dovrebbe cambiare il modo di fare pulizie, anche se ad oggi, a quanto so, starebbe producendo più lavoro che altro, perché viene modificato in base alle necessità e alla carica batterica presente», conclude Calvi.
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