Un radar meteo sul Monte Rite e nuovi strumenti ad Arabba

Investimenti della Regione per potenziare l’Arpav e rendere più affidabili le previsioni in montagna Serviranno anche ad aumentare la sicurezza nei casi, sempre più frequenti, di eventi estremi  

BELLUNO. Nuove tecnologie per previsioni sempre più affidabili. Novità in casa Arpav, l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale del Veneto, che svolge anche il servizio di previsioni meteorologiche. Ieri, durante la presentazione della nuova sala meteo di Teolo, sono state annunciate anche le novità che riguardano Belluno e quello che il direttore generale, Nicola Dell’Acqua, definisce «il nostro gioiello», cioè il centro valanghe di Arabba.

L’intervento più rilevante riguarda l’acquisto un radar mobile, cioè trasportabile perché di ridotte dimensioni ma modernissimo: «Nel Veneto», spiega l’assessore regionale all’ambiente, Gianpaolo Bottacin, «ci sono due radar meteo a Concordia Saggittaria e a Teolo che coprono tutta la Regione, ma il segnale in montagna arriva distorto e quindi le informazioni sono meno affidabili. È necessario coprire meglio la montagna bellunese e il nuovo radar servirà proprio a questo: maggiore precisione e affidabilità anche in zona montana». Dopo una fase di verifiche, si è deciso che il nuovo radar verrà posizionato sul Monte Rite, che garantisce un’ampia visione su tutte le Dolomiti bellunesi. Il costo dello strumento è di 650 mila euro, con il vantaggio che può essere spostato facilmente in caso di necessità.

Ai cittadini le previsioni Arpav sembravano già molto precise, ma: «È perché vedono il risultato finale e non sanno quanto sforzo c’è dietro», aggiunge Dell’Acqua. «Il nuovo radar ci dà molta più tranquillità ed è ancora più indispensabile alla luce degli eventi estremi che sono sempre più frequenti». La precisione è necessaria anche perché le previsioni meteo di Arpav vengono utilizzate dal Centro funzionale decentrato della Protezione civile, che rielabora le previsioni meteo con le conseguenze che il fenomeno in arrivo potrebbe avere al suolo, e le manda a tutti i Comuni allertandoli in caso di eventi rilevanti.

«Inoltre confrontare la previsione con quanto poi accaduto realmente è altrettanto importante per capire dove e come si innescheranno le colate detritiche. Il nuovo radar sarà un presidio fondamentale per la montagna, anche nella prevenzione delle valanghe e permetterà di caratterizzare ancor meglio le nostre informazioni, con tanti dati utili soprattutto in occasione di grandi eventi come saranno ad esempio i mondiali di Cortina e potrebbero essere le Olimpiadi delle Dolomiti», precisa Bottacin.

Oltre al nuovo radar, la Regione ha rinnovato le strumentazioni presenti nella sala operativa del centro di Arabba, acquistando le ultime tecnologie disponibili. Sempre ad Arabba verrà realizzato un ponte radio (il costo di entrambi gli interventi è di 50 mila euro) per mettere in sicurezza il sistema che diventa particolarmente vulnerabile quando c’è tanta neve.

«L’evoluzione del clima, con i suoi a volte poco prevedibili scompensi, è uno degli elementi che va studiato e costantemente monitorato anche per garantire maggior sicurezza ai cittadini», conclude l’assessore.

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