Un recinto elettrico per proteggere dall’orso di Mondeval

Arrivata da Venezia una speciale protezione per il gregge di Virgilio Eccel. Nei prati tra San Vito e Selva di Cadore infatti c’è un orso non ancora identificato
- ORSO SUPERSTAR. Sono stati gli orsi bruni, ospitati negli appositi recinti, e tutte le altre specie autoctone che popolano l'area protetta di Spormaggiore, a decretare il grande successo del Parco faunistico che nel corso dell'estate ha visto un incremento di visitatori superiore al 40% ripetto allo scorso anno: quota 40 mila e' a portata di mano.
- ORSO SUPERSTAR. Sono stati gli orsi bruni, ospitati negli appositi recinti, e tutte le altre specie autoctone che popolano l'area protetta di Spormaggiore, a decretare il grande successo del Parco faunistico che nel corso dell'estate ha visto un incremento di visitatori superiore al 40% ripetto allo scorso anno: quota 40 mila e' a portata di mano.

SAN VITO / SELVA DI CADORE. Una nuova recinzione elettrificata proteggerà le pecore e le capre di Vigilio Eccel, il pastore di Mondeval, dalle incursioni dell’orso. La rete è arrivata da Venezia, perché è la Regione a fornirle alle Province, che le mettono a disposizione dei pastori (in comodato d’uso)per la difesa delle greggi dagli attacchi degli animali. Orsi compresi. «Quella che aveva messo il pastore non era sufficiente», spiega la polizia provinciale. «Infatti è stata sfondata. Cerchiamo di attrezzare tutti i pastori con questi sistemi, che sono efficaci, perché se l’orso vede la rete non si avvicina alle greggi, anche se è affamato».

Al momento le guardie provinciali non hanno idea chi sia l’orso che si aggira per i prati di Mondeval: non sono stati recuperati reperti biologici utili per identificarlo. Il pastore, intanto, si augura che la nuova recinzione serva allo scopo. Al suo gregge, che conta circa un migliaio di capi, mancano all’appello almeno una decina tra capre e pecore: «Le stiamo cercando, ma non le abbiamo ancora trovate», racconta Vigilio Eccel. «Non so se siano state mangiate anche loro dall’orso o se siano scappate. Speriamo di ritrovarle». Vive, si intende. Quattro, infatti, sono state sbranate dal plantigrado, che ha iniziato le sue scorribande mercoledì scorso. Trovando un varco nella rete che proteggeva il gregge, l’orso si è sfamato mangiando quattro pecore. Il pastore ne ha ritrovato le carcasse i giorni successivi.

Dell’orso, invece, nessuna traccia: «Non l’ho visto», continua il pastore, che non si dice spaventato di trovarsi in una zona frequentata dai plantigradi: «Dormo in una casera, sono tranquillo. Sono le greggi ad essere molto agitate». Gli animali avvertono che nei paraggi c’è un possibile predatore, e non riescono a tranquillizzarsi: «Sono stressate, si vede», prosegue Eccel. La speranza del pastore è che la recinzione serva a tenere l’orso lontano, ma anche che l’animale decida che i prati di Mondeval gli hanno offerto tutto quello che potevano, e che decida di spostarsi altrove. «È la prima volta che mi capita di essere attaccato da un orso», conclude Eccel prima di tornare al suo lavoro. Ci sono un migliaio di capi da accudire, una decina da cercare nel circondario.

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