Un rettore “zoldano” all’ateneo di Bologna

ZOLDO ALTO. Uno zoldano d’adozione alla guida dell’università di Bologna. Francesco Ubertini, 45 anni, il più giovane rettore italiano, da fine giugno alla guida dell’ateneo bolognese, dal 1984 ogni anno trascorre le vacanze di Natale, di Pasqua e di Ferragosto a Pecol di Zoldo Alto dove il papà Lucio si è fatto costruire una casa.
Lucio Ubertini è direttore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr. È stato a Zoldo Alto nel 1980 la prima volta. Successivamente aveva partecipato alla progettazione dei lavori di sistemazione del corso del Maè. Da quel momento continua a venire sempre a Pecol in vacanza con la famiglia. Lucio Ubertini ha altri due figli, Stefano e Filippo.
Il neo designato rettore Francesco Ubertini, sposato e padre di tre figli, ha sempre respirato l’aria di Pecol ed ora si prepara – l’incarico diventerà operativo dal primo novembre – ad una esperienza intensa. L’università di Bologna è infatti uno degli atenei più famosi d’Italia e non solo, ha in organico 2800 professori, 3000 tecnici amministrativi e 80 mila studenti.
Come nasce un rettore?. «Penso», racconta Francesco Ubertini, «che sia nato per caso. In precedenza e per otto anni (dai 37 ai 45 anni) ho fatto il direttore di dipartimento con l’incarico di coordinare le attività di ricerca e di didattica dell’ingegneria civile. Ho fatto,quindi, delle esperienze amministrative anche se sono giovane. Negli ultimi tre anni ho fatto parte del senato accademico». A gennaio di quest’anno la decisione della candidatura. «Ho scritto», contiuna Francesco Ubertini, «una lettera a tutta l’ateneo manifestando l’intenzione di candidarmi alla carica di rettore. A maggio presento la domanda corredata da 150 firme ed il dado è tratto».
Quattro i candidati alla carica. «Il 22 e 23 giugno», spiega Ubertini, «si va a votare come per le amministrative. Nessuno dei quattro viene eletto al primo turno». Due passano però al ballottaggio. Uno dei due è Francesco Ubertini. che non è dato come favorito. «È invece», afferma con una certa soddisfazione Ubertini, «vinco la partita anche se con uno scarto ridotto di 73 voti».
Per arrivare all’elezione del nuovo rettore c’è stata una campagna elettorale molto combattuta. «Ci sono stati», puntualizza Ubertini, «dei faccia a faccia molto intensi e numerosi altri incontri tenuti da solo. Ed è andata bene».
Mario Agostini
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