Un rientro da incubo, tutte le strade bloccate

Fin dal mattino colonne di auto ferme sulla 51 di Alemagna e traffico lentissimo anche in autostrada. Nevicate sul Bellunese nella giornata di oggi

BELLUNO. Nessuno si aspettava qualcosa di diverso, ma questo non elimina i disagi e i problemi che hanno coinvolto per tutta la giornata di ieri l’intera provincia, già dal mattino lungo la direttrice da Cortina a Pian di Vedoia, all’ingresso dell’autostrada, poi nelle ore successive su tutte le direttrici stradali da nord a sud: in Agordino, nel Feltrino, dalla Val di Zoldo oltre che dal Comelico e dal Cadore. Cioè l’intero Bellunese è rimasto bloccato da una unica lunga e spesso ferma colonna di auto, migliaia di mezzi di ritorno in pianura dopo uno splendido week end di neve, sciate, mercatini e feste varie.

Il grande rientro è iniziato, come detto, nelle prime ore del mattino: auto ferme da Cortina a San Vito e poi nell’attraversamento dei paesi della Valle del Boite, poi da Tai verso Longarone. Gli sciatori che hanno affollato Cortina si sono trovati a fare i conti ieri mattina con il maltempo, nuvole basse, minaccia di neve e tanto freddo. A quel punto hanno deciso di mettersi per strada.

Ieri infatti sulle piste cortinesi è stato registrato un terzo dei passaggi rispetto alla giornata di sabato. Numeri attesi, ovviamente, proprio per il problema del rientro.

Nel primo pomeriggio è iniziato anche a fioccare, in maniera lieve ma abbastanza per far muovere gli ultimi presenti nelle stazioni sciistiche bellunesi. Nelle stesse ore la stessa situazione si è creata in Val di Zoldo. Anche qui gli automobilisti hanno cercato di immettersi sull’Alemagna, cercando di evitare il bivio classico di Longarone, attraversando l’abitato di Pirago e sperando in un accesso migliore. Illusi. Stessi problemi sull’Agordina e nel Feltrino.

Stato di attenzione per maltempo. Il Centro di protezione civile della Regione ha emesso ieri un avviso per le precipitazioni estese e abbondanti previste anche per oggi e fino a domani. E ha dichiarato lo stato di attenzione per criticità idrogeologica.

Le previsioni del tempo. Secondo l’Arpav regionale il tempo anche oggi resterà perturbato, con fenomeni estesi, anche forti, specie nel pomeriggio e alla sera, con neve che si trasformerà in pioggia durante il giorno anche in molte valli dolomitiche.

Il limite della neve sulle Prealpi dovrebbe essere risalito già durante la notte, passando da 200-300 metri a 1500-1600 metri per alzarsi ulteriormente in giornata fino ai 1700-1900 metri verso sera. Sulle Dolomiti il limite si alzerà più gradualmente durante la giornata, dai 500-700 metri del mattino ai 1400-1700 metri verso sera, anche se in qualche valle potrebbe continuare a nevicare fino a 1200-1300 metri per buona parte del pomeriggio. Nelle 24 ore sono previsti in media da 40 a 70 mm di pioggia, localmente anche più di 100 mm sulle Prealpi, con altrettanti cm di neve a 2000 metri.

Insomma una notevole nevicata, quella prevista, che non può che aiutare una stagione invernale già partita alla grande ma che un buon apporto di neve fresca non può che aiutare in vista del Natale.

Le temperature. È stata una giornata decisamente fredda quella di ieri su gran parte della provincia. Ci sono delle temperature da brividi registrate in alcune località e segnalate dall’Arpav: la minima in Pian Cansiglio ieri all’alba era di -18.4, in Val Visdende -18.4, a Passo Cimabanche -20.5, a Passo Pordoi -13.6, sulla Marmolada -21.4, sulla Piana di Malcesina -19,2. Tra i dati che vengono diffusi c’è quello della Dolina Campoluzzo, in provincia di Vicenza, a 1700 metri con -25 gradi. La temperatura viene registrata sul fondo di una conca, in una zona sperduta in montagna.

Scialpinista infortunata. Ieri mattina un’altoatesina di 24 anni si è fatta male in un fuoripista a Forcella della Neve, sopra Misurina. Un problema a un ginocchio. M.Z. è stata soccorsa dall’eliambulanza e trasportata prima al Codivilla e poi all’ospedale di Brunico.

Stazionario il triestino. Rimane in prognosi riservata, al San Martino di Belluno, L.G., il 66enne triestino volato per una ventina di metri sulla pista Forcella Rossa, a Ra Valles. L’uomo è intubato e sedato, ma non in pericolo di vita.

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