Un sentiero da Lambioi a Bolzano Bellunese
BELLUNO. Un lungo percorso in mezzo alla natura che colleghi Bolzano Bellunese al parco Maraga, attraverso lo snodo fondamentale rappresentato dal parco fluviale di Lambioi. È il progetto al quale sta lavorando il sindaco Jacopo Massaro, che vuole regalare ai bellunesi un luogo dove passeggiare in tranquillità, un ambiente sano, immerso nel verde e a contatto con fiumi e torrenti. «Il parco di Lambioi», spiega il sindaco di Belluno, «è soltanto la prima opera di un progetto molto più ampio, che mira a creare un lungo percorso dedicato agli amanti delle passeggiate naturalistiche e a chi vuole distrarsi e rilassarsi».
Massaro è orgoglioso del lavoro fatto in riva al Piave: «Lambioi era uno dei simboli del degrado della città di Belluno, un’area così importante dal punto di vista ambientale era in totale stato di abbandono. Per questo sono soddisfatto: da vent’anni si parlava del recupero di questa area, ma alle parole nessuno aveva fatto seguire i fatti. Noi lo abbiamo fatto, aiutati nel nostri percorso dagli uomini della Bellunum, che si sono occupati dei rifiuti, dagli sfalci periodici eseguiti dai Servizi forestali della Regione Veneto e dalle manutenzioni effettuate dai comitati Scalette e Borgo Piave, dalla Protezione civile, dagli alpini e dai profughi, che lavorano due volte alla settimana su questa area. Lambioi è il simbolo della collaborazione tra istituzioni, volontariato e cittadini».
Un recupero che si inserisce all’interno di un progetto per la valorizzazione complessiva della città, basata prevalentemente sull’ambiente e sullo sport: «Ma Lambioi abbraccia anche il sociale», spiega Massaro, «visto che questa area è stata messa in piedi per coloro che non possono più permettersi le ferie al mare e , credetemi, sono sempre di più. Noi diamo loro la possibilità di trascorrere delle ore in tranquillità vicino a un fiume, in un ambiente gradevole».
Tanti i lavoro eseguiti durante l’inverno e la primavera: «Abbiamo portato luce e acqua», sottolinea il sindaco, «abbiamo realizzato percorsi pedonali dove la gente va a fare footing e abbiamo messo le staccionate per la sicurezza dei più piccoli. Anche in questo fine settimana ho visto che i barbecue erano pieni: bene, in futuro ne aggiungeremo altri per soddisfare le esigenze di tutti i bellunesi».
A ciò penserà la Sportivamente Belluno, che a breve sarà chiamata a gestire l’area: «Toccherà a loro aprire il chiosco in riva al Piave e sviluppare nuove attività legate allo sport all’aria aperta. Le idee ci sono e sono interessanti».
Non manca una tirata d’orecchie ai bellunesi: «Dobbiamo impegnarci tutti assieme per far sì che l’area rimanga pulita. Noi abbiamo coinvolto la Bellunum, ma serve anche l’impegno civico dei cittadini, dai ragazzi agli adulti. Sabato sera abbiamo trovato una ventina di bottiglie abbandonate in terra o sui tavoli. A pochi metri di distanza c’erano i cestini e i cassonetti per la differenziata. L’inciviltà non può essere più tollerata, come bellunesi dobbiamo vergognarci di queste cose».
Ed eccoci alle prospettive future: «Siamo al lavoro per capire come agganciare Lambioi, tramite un percorso pedonale, al parco Maraga da una parte e al sentiero lungo l’Ardo che parte dal ponte di Borgo Prà, all’altezza dell’omonima osteria. Un percorso che va verso il mulino vecchio lungo l’Ardo in fase di restauro e che vorremmo estendere fino a Bolzano Bellunese. Un sentiero in mezzo alla natura, perché la gente non ha più bisogno di piccoli parchi, ma di percorsi dove poter camminare, recuperando la tranquillità messa in pericolo dal tran tran di tutti i giorni».
Francesco Saltini
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