Un tetris di debiti e crediti che coinvolge quattro enti
BELLUNO. Ordine nei conti. C'era una situazione un po' ingarbugliata per quanto riguarda debiti e crediti fra quattro soggetti: l'Unione montana bellunese, l'Um Valbelluna, Gsp e Dolomiti ambiente. Risolta partendo dal debitore iniziale, Gsp, e arrivando al creditore finale, Dolomiti ambiente. Che con questa operazione ha incassato i 580 mila euro che avanzava dall'Unione montana Valbelluna per il servizio fatto nei sei Comuni della destra e della sinistra Piave nel 2015.
La situazione è scritta in una delibera approvata dalla giunta dell'Um bellunese qualche tempo fa, che però è stata modificata perché alla fine a pagare Dolomiti ambiente è stata Gsp, non l’Unione montana Bellunese, com’è scritto nell’atto di delegazione di pagamento allegato alla delibera.
Riannodando i fili della questione, l'Unione montana bellunese avanzava un milione di euro da Bim Gsp, a causa della vecchia convenzione che regolava la gestione dell'acquedotto della Valbelluna. Se ne occupava l'Um, Gsp avrebbe dovuto versare un corrispettivo che si è accumulato negli anni. A far lievitare il conto sono stati anche l'affitto di una parte del capannone di Vignole e il rimborso di alcuni mutui. Dunque l'Um bellunese era creditrice nei confronti di Gsp.
Ma l'Unione montana aveva anche un debito nei confronti dell'Um Valbelluna: 580 mila euro per lavori eseguiti dagli operai della Valbelluna sul territorio di Belluno e Ponte nelle alpi. La Bellunese non ha operai suoi, si avvale di quelli dell’ente fratello per le manutenzioni e gli interventi sul territorio.
L'Unione montana Valbelluna, a sua volta, aveva un debito, con Dolomiti ambiente, proprio di 580 mila euro. Dolomiti ambiente in questa partita è il creditore finale.
Per risolvere questo tetris gli enti hanno trovato un accordo: Bim Gsp ha versato a Dolomiti ambiente 580 mila euro, “scavalcando” le due Unioni montane ed evitando due passaggi di soldi.
«Si è creata una collaborazione positiva fra tutti gli enti coinvolti, anche grazie alla disponibilità dell'amministratore unico di Bim Gestione servizi pubblici che ha voluto risolvere in fretta la situazione», segnala il presidente dell'Um bellunese Orlando Dal Farra. L'ente da lui diretto avanzava ancora 420 mila euro da Gsp, ma 350 mila sono già stati versati. Gli altri lo saranno entro la fine dell'anno. (a.f.)
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