Un video per raccontare come si fa un giornale / FOTO
BELLUNO. Studenti e sportivi festeggiano il Corriere delle Alpi. Il quotidiano compie 20 anni e ieri mattina in teatro comunale il direttore, Pierangela Fiorani, e il caporedattore Marcella Corrà hanno accolto gli studenti di alcuni istituti superiori per raccontare come nasce un giornale, come si raccolgono le notizie, come si fa il giornalista. I ragazzi, curiosi anche se un po' timidi (come spesso accade a quell'età), hanno guardato un video nel quale è stata raccontata la giornata tipo al Corriere delle Alpi, poi hanno fatto alcune domande per soddisfare le loro curiosità. A rompere il ghiaccio è stato Davide, che senza timori ha chiesto: «C'è qualcuno che controlla le pagine dei giornali? Spesso si trovano inesattezze...». Magari un nome sbagliato, una concordanza saltata, capitano. «Una volta esisteva la figura del correttore di bozze», ha spiegato Marcella Corrà. «Era una figura professionale importante, cui spettava il compito di evidenziare tutti gli errori che trovava negli articoli. Oggi questa figura non esiste più ed è un peccato». Spetta ai giornalisti stessi rileggere i propri articoli due, tre, cinque volte, per evitare refusi o errori di concetto. Il direttore Fiorani, invece, è entrata nel merito dei contenuti: «Un giornale si fa in una giornata di lavoro. Spesso le notizie arrivano tardi, bisogna lavorare in maniera incrociata con i colleghi per ricostruire un fatto». Si fa il possibile per evitare ogni errore, verificando i fatti, fino all'ultimo momento.
«Ma quali caratteristiche deve avere una persona che vuole fare il giornalista?», ha chiesto Emma. «Deve essere curiosa», ha spiegato Corrà, «e non deve mai fermarsi a quello che vede o sente. Deve scavare sotto la superficie delle cose, parlare con le persone, mai accontentarsi di quello che sa». Certo, arriva un momento in cui bisogna scrivere e mettere nell'articolo la notizia. Giunti all'ultima riga, ha sottolineato Fiorani, «bisogna chiedersi se si è scritto tutto quello che era necessario, se si è tralasciato qualcosa». Se mancano dettagli, bisogna trovare il modo di aggiungerli. E ancora: «Non bisogna mai dare niente per scontato, non bisogna mai fermarsi nella raccolta delle informazioni. Ogni dettaglio può essere prezioso».
Nella stesura dell'articolo, poi, non bisogna mai dimenticare una regola semplice: quella delle 5 domande, il “chi, cosa, dove, quando, perché” che deve guidare il giornalista nella trattazione del fatto. Al lettore vanno fornire informazioni che sappiano rispondere a quelle cinque domande, possibilmente nelle prime righe del pezzo.
Maria dalla platea ha chiesto come vengono trattate le fonti e chi sono (testimoni, forze dell'ordine, amministratori come i sindaci e gli assessori...), un altro studente si è chiesto come mai il giornale che si trova in edicola ogni mattina venga stampato a Padova. Input che i ragazzi hanno sviluppato dopo aver visto il video che è stato girato nella redazione del Corriere delle Alpi in una giornata di lavoro. Si vedono i giornalisti che raccolgono le notizie, i capiservizio che mettono a confronto i principali fatti di cronaca nelle riunioni di redazione, il momento della scrittura e dell'impaginazione, quando arrivano i pezzi dei collaboratori che scrivono da ogni angolo della provincia garantendo la copertura del territorio, di quello che accade lontano dalla redazione. «Si tratta di un lavoro complesso, le giornate sono intense», ha spiegato Corrà. «Le notizie che arrivano sono diverse e di vario genere, vanno verificate, approfondite, trattate in base alla loro importanza». I fatti vengono raccontati sul giornale cartaceo ma anche su internet: «Dal 4 dicembre il sito del Corriere delle Alpi sarà completamente rinnovato», ha anticipato il direttore. «Diventerà più moderno, interattivo, permetterà ai lettori di dialogare con i giornalisti». Sì, internet sta rivoluzionando il mondo dell'informazione. Non si poteva non parlarne, in una giornata dedicata al compleanno di un quotidiano. Lo ha fatto il sindaco, Jacopo Massaro, in apertura di mattinata: «C'è ancora molto bisogno dei professionisti dell'informazione», ha detto.
«Internet, i social network, permettono alle notizie di girare con molta velocità, ma è necessaria ancora un'informazione di qualità. Anche noi lettori dobbiamo avere la voglia di scavare sotto la superficie di un fatto, non dobbiamo accontentarci di quello che si vede in superficie». Come un giornalista, come chi racconta da vent'anni cosa succede in città, in tutta la provincia. Dopo gli interventi di rito, sono partite le immagini del video. Nella seconda parte della mattinata, invece, è stato dato spazio al mondo dello sport, con otto campioni bellunesi sul palco del Comunale.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi