Una boccata d’ossigeno per i disoccupati di Sedico

Il Comune ha riproposto anche quest’anno il progetto riservato a chi non lavora Sette persone (senza nè lavoro e nè ammortizzatori sociali) impiegate per 4 mesi
Di Alessia Forzin

SEDICO. Sette persone disoccupate e prive di ammortizzatori sociali lavoreranno per il Comune per i prossimi quattro mesi. L’amministrazione ha infatti deciso di riproporre anche quest’anno il progetto riservato a disoccupati e inoccupati, che dal 1° agosto alla fine di novembre affiancheranno le squadre operai del Comune nelle attività di manutenzione del territorio. Una boccata di ossigeno, per chi si trova senza un reddito, ma anche un’occasione per imparare nuovi lavori e per ritrovare quella fiducia necessaria per affrontare una situazione non semplice com’è quella di chi si trova senza un lavoro.

«Crediamo sia un’opportunità per dare una prospettiva a non lavora», spiega il vicesindaco, Roberto Maraga. «Spesso quando si perde il lavoro si perde anche fiducia nel futuro. Noi speriamo che questa iniziativa serva anche a rasserenare in parte gli animi di queste persone». Sono sette quelle interessate da questa edizione del progetto, giunto alla terza annualità. Era il 2010, infatti, quando il Comune lanciò l’iniziativa, che era finanziata al 50% dalla Regione. Visti gli ottimi risultati raggiunti, ma anche in considerazione del permanere di una situazione di grave crisi e difficoltà generalizzata per quanto riguarda il mercato del lavoro, il progetto è stato riproposto, e quest’anno tre uomini e quattro donne potranno usufruirne.

«Quest’anno non abbiamo potuto riassumere le persone che avevano già partecipato a quest’iniziativa», aggiunge Maraga. L’elenco delle richieste giunte sul tavolo dell’ufficio sociale, comunque, era piuttosto corposo. «I sette che sono stati scelti sono persone che già conoscevamo, perché si erano già rivolte al Comune per chiedere un aiuto», aggiunge il vicesindaco. Quasi sempre non soldi, ma proprio un lavoro, perché quello che si cerca è una possibilità di farcela da soli, non certo una forma di carità.

Il progetto sarà gestito dalla cooperativa La Via di Agordo, che se ne era occupata anche negli anni precedenti, e vale 40 mila euro: 16.500 li mette la Regione, 10 mila il Consorzio Bim, che ha un apposito fondo per il lavoro a sostegno delle attività di Comuni e Comunità montane. Il resto della cifra (13.500 euro) uscirà dalle casse comunali.

I sette disoccupati lavoreranno per quattro mesi, 36 ore alla settimana, per un totale di 144 ore. Gli uomini affiancheranno le squadre operai del Comune, per effettuare interventi di cura del territorio (nei parchi, per esempio), mentre le donne saranno occupate in casa di riposo, dove daranno un aiuto in cucina o in lavanderia.

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