Una casa nuova per il museo della pietra

Castellavazzo in festa: inaugurato l’allestimento ampliato e rinnovato dedicato alla storia degli scalpellini locali

LONGARONE . Una casa tutta nuova per il museo della pietra e degli scalpellini di Castellavazzo. Ieri infatti è stato tagliato il nastro del nuovo allestimento nell’ex municipio, frutto dell’impegno dei volontari con il sostegno del Comune.

Il museo nasce dopo il trasloco dall’edificio ora adibito a plesso scolastico, trovando nuovi spazi per ampliare ulteriormente l’offerta culturale ed espositiva. «Continua la meravigliosa idea dei soci fondatori del nostro sodalizio – spiega il presidente dell’associazione Pietra e scalpellini Daniele Feltrin – è stato un anno intenso che ha coinvolto molti volontari. La cosa più bella è stata quella di vedere la gente del posto dare una mano passando ad aiutare nei lavori, ognuno ha dato il suo piccolo contributo, alcuni anche con frequenza quasi quotidiana. Per quanto riguarda l’allestimento, partendo dalla buona base del vecchio museo c’è stato un ulteriore miglioramento. Oltre alle sezioni già presenti sulle cave, sulle testimonianze dei manufatti, sui reperti e la lavorazione della pietra ci sono ora alcune novità. Importante la biblioteca e mediateca che sarà a disposizione per chi vuole fare ricerche, ma anche l’angolo ludico per i laboratori didattici, la sala video e la nuova area dedicata alla cementeria».

«Questo è il nuovo punto di riferimento per la cultura del nostro Comune – ha detto il sindaco Roberto Padrin – si tratta di un patrimonio unico in provincia di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Il Comune ci ha messo del suo (ha investito 65mila euro, ndr) ma l’impegno più grande è stato quello dei tanti volontari che ci hanno messo il cuore per recuperare i pezzi di storia del nostro territorio, eredità dell’operosità dei nostri antenati. Un plauso anche ai nostri uffici che si sono adoperati nelle varie pratiche per un iter che è durato quasi due anni».

Nei prossimi giorni l’amministrazione comunale si incontrerà con i referenti dell’associazione per stipulare una convenzione con gli ultimi dettagli della gestione, che probabilmente includerà anche l’Expo archeologica in una stanza al piano terra.

Il socio Umberto Olivier ha poi ricordato la figura dell’architetto Adriano Alpago Novello che curò un’importante pubblicazione sulla pietra di Castellavazzo e lanciò il progetto di riscoperta della storia locale di scalpellini e cavatori.

Interventi anche del socio don Floriano Pellegrini, che ha lanciato un appello per una maggiore collaborazione nella comunità, e del parroco don Alessio Strapazzon per la benedizione. I volontari dell’associazione, tra cui molti giovani, hanno poi dato il via alle visite guidate mentre il gruppo Laebactes ha collaborato per allestire un momento conviviale. Il museo sarà ora visitabile ogni domenica pomeriggio e anche in altri momenti a richiesta.

Enrico De Col

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