«Una città virtuosa ma con margini di miglioramento»
BELLUNO
«Da cinque anni realizziamo quattro primi e un secondo posto nella classifica più accreditata nelle tematiche ambientali. Una classifica che rispecchia l’idea di città che abbiamo noi: di alto livello sul piano di ospitalità e vivibilità. Ma non nascondiamo che la classifica presenta anche qualche aspetto che ci dovrà stimolare a un impegno maggiore». All’indomani dell’uscita della graduatoria “Ecosistema Urbano”, annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, il sindaco Antonio Prade e il vice sindaco Leonardo Colle esprimono soddisfazione, senza trascurare alcuni lati oscuri e punti carenti, messi in risalto dalla classifica di Legambiente, ma già da qualche tempo al centro di discussioni politiche e non. Come il trasporto pubblico locale. «Nella situazione in cui si trova attualmente», evidenzia Colle, «è ampiamente sottoutilizzato. Tanto che costerebbe meno un sistema di bus a chiamata. Se vogliamo che i cittadini utilizzino i mezzi pubblici bisogna pensare a qualcosa di innovativo. In città i bus fanno un percorso “a stella” che mi lascia un po’ perplesso. Ce ne vorrebbe invece uno circolare, o “a 8”, che vada a toccare i parcheggi. E bisognerebbe ragionare sulla frequenza».
Un trasporto di superficie leggera, un sistema di “bike sharing”, ossia di “condivisione” di biciclette e autovetture. Questi alcuni degli aspetti che, compatibilmente con le risorse disponibili, sarebbero secondo Colle da valutare. «Abbiamo ancora un utilizzo molto elevato delle vetture», precisa il vice sindaco, «e anche il sistema dei parcheggi andrebbe rivisto. Non c’è un punto di arrivo per i bus, ma qualsiasi città con un minimo di educazione turistica sa che basta anche un piccolo bus, da 20 persone, che faccia il giro dei parcheggi». Tra le note dolenti anche la pedonalizzazione e le piste ciclabili, «su cui», afferma Colle, «ci vorrebbe un ragionamento ampio e condiviso. Difficilmente sarà argomento di fine mandato». Altre , come la dispersione delle acque, «dipendono in parte dalla conformazione del territorio. Ma forse anche perché di acqua ne abbiamo in abbondanza. E il fatto che sia scarsa l’incidenza del verde in area urbana è compensato dalla presenza di un elevato polmone verde esterno».
Resta il fatto che Belluno si conferma in una posizione eccellente per quel che riguarda la qualità di aria e acqua. E il capoluogo è al top sul piano di raccolta differenziata e gestione dei rifiuti, con la produzione di rifiuto pro-capite più bassa d’Italia e tariffe tra le migliori. «Le classifiche sono tre», precisa Colle, «ma abbiamo il punteggio più alto in assoluto. Anche se abbiamo a che fare con competitors, come Trento e Bolzano, con le tasche piene di soldi. Una discriminazione inaccettabile». E il nuovo ecocentro? «C’è la delibera per l’assegnazione dell’uso gratuito per la Bellunum dell’area dell’ex caserma Piave a La Rossa. Il terreno è del Comune. Il nuovo centro andrebbe a costare 400mila euro, che al momento sono stati messi a carico della Bellunum. Ma per muoversi bisogna aspettare: anche le società partecipate entrano nel patto di stabilità ed è necessario vedere se abbiamo l’integrazione del bilancio».
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