Una commissione vigilerà sulle mense scolastiche
PONTE NELLE ALPI. Sono rappresentanti di genitori, di insegnanti e un operatore dell’Usl (nello specifico una nutrizionista) a comporre la “commissione mensa” che, d’ora in avanti, controllerà l'andamento del servizio di mensa scolastica, esercitando un ruolo propositivo e di supporto per il miglioramento della qualità.
Il regolamento della commissione è stato istituito e approvato lunedì sera in consiglio comunale.
«Una scelta presa per dare la possibilità all’utenza, soprattutto ai genitori, di monitorare la situazione, sollevando eventuali problematiche e favorendo azioni che portino a un incremento continuo della qualità», spiega Lucia Da Rold, consigliere con delega a istruzione e cultura. «Il servizio mensa coinvolge nel nostro territorio comunale le scuole dell’infanzia di Piaia e Ponte, la secondaria di primo grado di Canevoi, oltre a Col di Cugnan e le classi che frequentano il tempo pieno alla primaria di Polpet».
In vista della formazione della commissione, a settembre aveva preso il via una sorta di “iter di formazione”, con un incontro tra genitori, insegnanti e la cuoca e una prova pratica con l’assaggio dei prodotti.
«I membri della commissione potranno entrare nelle mense scolastiche per verificare la corrispondenza del menù del giorno e la preparazione dei piatti, assaggiare i pasti preparati per i bambini, osservare distribuzione, consumo e gradibilità», dice ancora Lucia Da Rold. «La commissione stessa avrà una “validità” di due anni e verrà poi rinnovata a inizio anno scolastico, in concomitanza con l’elezione dei rappresentanti di classe».
Tra i suoi compiti ci saranno l’analisi di segnalazioni e consigli di genitori e utenti, verificando il gradimento del pasto e il rispetto degli standard di qualità del servizio. Tra gli impegni della commissione anche la promozione e l’organizzazione di iniziative di divulgazione, educazione e formazione. Ma pure il controllo del rispetto delle clausole contrattuali riferite al servizio e della corretta applicazione della normativa igienico-sanitaria, misurando nel contempo il grado di soddisfazione dei bambini e valutando se il servizio risponde alle loro esigenze nutrizionali.
«Fino a questo momento nessuno si è lamentato del servizio», precisa Lucia Dal Rold, «e non sono sorte problematiche, né per quanto riguarda il cibo né sul fronte della pulizia. L’utenza è soddisfatta. Ciò non toglie che si possa ancora migliorare».
Martina Reolon
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