Una coppia di lupi stanziale in Valmorel sta per riprodursi

Cai italiano e veneto, Regione e Gruppo grandi carnivori collaboreranno per salvaguardare il bestiame domestico

LIMANA. Una coppia di lupi è stanziale in Valmorel e sta per figliare. È quanto filtra da ambienti della Forestale. S’aggira nei dintorni di malga Van (80 ettari di pascolo per le bovine), appena sopra l’abitato di Valmorel. Si alimenterebbe cacciando caprioli. La coppia è attiva probabilmente dal Grappa, dove affluiscono diversi soggetti dalla Lessinia.

Il lupo, che è di colore grigio con un peso di 43-45 kg per i maschi e 36-38 per le femmine, è monogamo con coppie che rimangono insieme per tutta la vita. La cucciolata è di solito composta da 5-6 lupacchiotti, che nascono di norma in primavera, in coincidenza con l’incremento stagionale di cibo. I lupi si alimentano cacciando in particolare cervi, caprioli, cinghiali, camosci, stambecchi, daini e ovviamente, se c’è l’occasione, pecore e capre.

A difesa dei grandi carnivori scende in campo anche il Cai veneto che, nello stesso tempo, invoca misure di sostegno agli allevatori per i danni causati ad apiari, pollai e conigliere, ma soprattutto a causa delle predazioni nei confronti di animali domestici al pascolo, principalmente ovini, come abbiamo constatato in Alpago. Il Cai sottolinea come prioritario l’utilizzo da parte degli agricoltori ed allevatori di sistemi di prevenzione e protezione, e si mette a disposizione per installarli. Sistemi - si fa notare - per altro storici, utilizzati per secoli in passato quando la presenza dei grandi carnivori era più diffusa, ma oggi sicuramente molto più efficaci grazie alle moderne tecnologie (recinti elettrificati, dissuasori acustici e luminosi).

Il Club Alpino Italiano, attraverso il suo omologo Veneto e con il supporto e sostegno del Gruppo grandi carnivori, collaborerà, sulla base di una convenzione con la Regione Veneto per contribuire, attraverso i propri soci, alla messa in opera di misure di prevenzione dagli attacchi dei grandi carnivori al bestiame domestico che Venezia stessa fornirà nel corso del 2017, nell’ambito dei progetti Life Wolfalps e Life Dinalp Bear, nei territori regionali interessati dalla presenza del lupo e dell’orso. Il Gruppo Grandi Carnivori del Cai sta cercando di creare, al momento solo in Veneto, un nucleo di soci disponibili a mettere a disposizione la propria manodopera e qualche giornata libera per dare il proprio contributo alla realizzazione di opere importanti per la prevenzione dei danni che è punto cardine per una coesistenza duratura.

«Si tratta di mettere a disposizione un po’ di tempo libero per essere coordinati dagli enti preposti alla gestione di questo fenomeno e dai tecnici incaricati, nelle località e nei momenti richiesti, per contribuire attivamente a contenere le spese importanti di installazione di queste strutture, che vengono fornite dalla Regione gratuitamente agli allevatori che ne faranno richiesta». Nel momento in cui verrà richiesta la disponibilità dei volontari del Cai da parte della Regione per realizzare queste opere, il referente di progetto allerterà i soci indicando per tempo il giorno, la località e cosa ci sarà da fare in modo da coordinarci e ognuno, nel limite del proprio tempo e degli impegni personali, possa far sapere se potrà essere presente. Si formerà così la squadra che, di volta in volta, opererà concretamente sul territorio.

«Sporcandoci le mani, dimostreremo così - si legge in una nota del Cai - che chi tiene alla natura delle nostre Alpi è disposto a mettersi in gioco senza secondi fini sia per il bene di chi vive in montagna sia di chi ha il diritto, come animale selvatico, di esercitare il proprio ruolo ecologico nell’ecosistema alpi».

Francesco Dal Mas

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