Una festa con pochi fagioli «Chi li vuole, venga sabato»
LAMON. È garantito fino all'ultimo chilo di prodotto alle gastronomie, ma per la mostra mercato in piazza i fagioli scarseggiano. Non sono per niente buone le previsioni per la vendita alla Festa “A tavola nel feltrino”, che torna per la 26ª edizione da venerdì a domenica.
La presidente del consorzio di tutela del fagiolo di Lamon Igp Tiziana Penco lo dice chiaramente: «Delle dieci aziende che hanno garantito la presenza (molte meno dell'anno scorso), sono sette quelle che porteranno prodotto». Quantificarlo adesso è impossibile e tantomeno prevedere quanto durerà, ma è facile immaginare che andrà a ruba in poche ore. Chi prima arriva sull'altopiano insomma, per dirla con il proverbio, meglio alloggia. «Il prodotto c'è, ma purtroppo è in ritardo», spiega la Penco. «La prima fioritura delle piante è andata persa per colpa delle altissime temperature di luglio (non tanto la siccità), che hanno creato le condizioni negative per la l'allegagione per cui i fiori sono caduti. E il tempo non ci aiuta nemmeno adesso, perché sta facendo freddo. La previsione due settimane fa era più rosea», racconta la presidente del consorzio di tutela. «Abbiamo fatto l'incontro con i soci il 4 settembre e si sperava che il prodotto diventasse maturo, invece è abbastanza bloccato. Le “badane” verdi non diventano rosse, quelle rosse non girano completamente a maturazione. Di secco ce n'è molto poco. L'anno scorso abbiamo venduto 22 quintali di “badane”, quest’anno se arriviamo a sette sarà tanto».
Sarà molto difficile garantire il prodotto per le giornate di sabato e domenica, che sarà probabilmente disponibile per fine settembre-inizio ottobre: «Per la festa non sta maturando in tempo», rimarca. «Non è una bella situazione. Non dico che sia come il 2012 (anno nero), ma quasi».
In questi giorni le telefonate di informazioni al consorzio di tutela si stanno moltiplicando da parte dei clienti che vogliono venire sull'altopiano a fare scorta di fagiolo, ma la presidente è costretta a consigliare a tutti di arrivare sabato a Lamon, perché la presenza di prodotto in vendita la domenica è un grosso punto di domanda. «Portiamo quello che è maturo per il fine settimana», spiega Tiziana Penco. Che sottolinea: «Non spacciamo fagioli di Lamon che non sono tali e i clienti devono essere consapevoli che se vengono e trovano poco, vuol dire che quel poco è prodotto certificato. Se non dicessimo queste cose saremmo poco seri. Prodotto fino a domenica sera sicuramente non ci sarà. Diamo la precedenza alla gastronomia, che deve garantire i pasti».
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