Una giovane cadorina alla manifestazione per difendere l’ambiente

«Ho aderito come tutti i miei compagni di scuola  al movimento di Greta Thunberg la ragazza svedese che si batte per il problema del clima»



C’era anche una quindicenne di Pieve di Cadore, Erica De Bon Goldsmith, venerdì alla grande manifestazione organizzata per la difesa dell’ambiente che ha portato centinaia di migliaia di ragazzi dal 12 ai 15 anni davanti al Parlamento di Londra per supportare le iniziative di Greta Thunberg.

Erica è nata a Londra ma è cittadina italiana, figlia di una cadorina e sin dalla nascita trascorre le sue vacanze e le festività in Cadore dove la madre è nata e ha la residenza.

Erica De Bon Goldsmith è anche un’atleta. Partecipa alle gare studentesche e nel 2018 ha vinto la Medaglia d’oro negli 800 metri e l’argento nella staffetta nel Torneo di Cristal Palace a Londra. È cresciuta negli scout e da settembre 2018 fa anche parte dei cadetti dei Vigili del Fuoco di Londra.

«Ho aderito, con tutti i miei compagni di scuola al movimento di Greta Thunberg, la ragazza svedese che vuol fare capire a tutti che il cambiamento climatico non sia un problema secondario, ma molto importante», ha raccontato. «Così venerdì sono andata insieme a tutte le scuole di Londra a protestare perché gli adulti e le autorità fanno troppo poco per la difesa dell’ambiente e nella lotta contro il cambiamento climatico, che per i giovani della mia età, non è un problema secondario. È stata una giornata molto bella e sono stata contenta di esserci andata perché finalmente anch’io ho potuto fare qualcosa per il mio futuro».

Greta Thunberg è una ragazzina svedese di 15 anni, che dall’esterno sembra essere una persona come tante altre. Lei, invece, vuole cambiare il mondo: è come un fuoco che fa intravedere la dedizione che questa ragazzina applica alla sua causa.

L’attività ambientalista di Greta era balzata agli onori della cronaca lo scorso settembre, quando Greta aveva indetto uno sciopero scolastico il 9 settembre, giorno delle elezioni in Svezia, rifiutandosi di andare a lezione. Lo sciopero, nelle intenzioni della ragazzina, doveva sensibilizzare l’opinione pubblica sul cambiamento climatico. A chiunque le chiedesse la ragione dietro la scelta di questa modalità di protesta, nulla del mio futuro, perché dovrebbe importare a me?

«Parlate solo di crescita economica sostenibile, ma portate avanti le stesse cattive idee che ci hanno portato in questo casino. Non siete abbastanza maturi per affrontare la realtà. Lasciate anche quest’incombenza a noi bambini. La nostra civiltà, come la biosfera, è sacrificata per permettere a un piccolo gruppo di persone di continuare a fare soldi».

In poche settimane la sua protesta è diventata quella di milioni di ragazzi di tutto il mondo e la dimostrazione di venerdì davanti al Parlamento britannico è stato il momento più alto. —





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