«Una giunta poco rosa» la Camuffo sbatte la porta
PONTE NELLE ALPI. Al termine del consiglio comunale di mercoledì sera, pochi istanti prima che il sindaco chiudesse i lavori, Monica Camuffo, ha informato il consiglio di aver rassegnato le proprie dimissioni da assessore alle pari opportunità e a molto altro. Si stava preparando a motivarle, quando il sindaco Vendramini, ha fornito le spiegazioni che han spinto la Camuffo a dimettersi dando l'impressione, però di banalizzarle o darne una attribuzione diversa e meno grave. La qual cosa ha suscitato un certo rammarico nella protagonista, Camuffo che si è dimessa perché nel rimpasto di giunta, conseguente alla dimissioni da assessore di Elisa Modolo (per motivi professionali), non si è tenuto conto della parità di genere. Le dimissioni (da assessore e non da consigliere) intendono sottolineare la «frettolosità nella riorganizzazione delle deleghe» e nell’aver verificato «quanto poco siano condivise da giunta e maggioranza», le sue battaglie che lei (la Camuffo) «considera fondanti per ogni sua azione politica».
Elisa Collazuol, già assessore al Bilancio per due mandati (sindaci De Pasqual e De Menech) che aveva anche la delega alla Parità di genere, con una sua nota, appoggia in modo convinto la scelta della Camuffo ringraziandola per l'impegno profuso che «ci ha fatto avvicinare all'aspirazione di una comunità in cui almeno le istituzioni volevano essere veramente rappresentanti della totalità della propria cittadinanza». «Grazie a te», prosegue la Collazuol «abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti nell'ambito della parità di genere, che magari non han fatto scalpore su giornali e tv locali, ma che mi hanno fatto sentire orgogliosamente pontalpina». La Collazuol ritiene che le dimissioni della Camuffo siano «una questione di principio o meglio per una questione di civiltà». «Proprio una di quelle questioni che», afferma la Collazuol con un rammarico, «piacciono a parole fino a quando non intralciano, e che vengono volentieri usate durante le campagne elettorali, per poi essere dimenticate fino all'elezione successiva». A conclusione della sua nota, la Collazuol auspica che ci sia «un risveglio che trasformi un giustificato e dovuto sdegno in una partecipazione più attiva delle nostre ragazze e donne; una vivacità che ci permetta di poterci sentire, insieme, meno impotenti e più consapevoli del nostro vero valore». Ora in giunta ci sono 1 donna e 3 uomini: Pontello da consigliere è diventato assessore al posto della Modolo, mentre le deleghe della Camuffo le ha prese il sindaco Vendramini.
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