«Una grande opportunità per promuovere il Paese»
CORTINA. «Una grande opportunità per la montagna». Giovanni Malagò, presidente del Coni, ne è convinto: Cortina ha tutte le carte in regola e i Mondiali 2021 saranno l’evento straordinario che tutti si aspettano.
Qual è il ruolo del Coni nella candidatura di Cortina?
«Siamo presenti nel ristretto comitato esecutivo di gestione, attraverso il vice segretario generale, e responsabile della preparazione olimpica, Carlo Mornati. Il Coni, come modello apprezzato a tutti i livelli in ambito internazionale, ha un ruolo relazionale e di supervisione. Abbiamo sottoscritto la Carta di Cortina per la sostenibilità dell’evento, con la quale ogni parte coinvolta, ognuna per il proprio ambito di competenza, si è impegnata a favorire un passaggio fondamentale per ottenere i Mondiali e per fare della città, sempre più, un patrimonio ambientale, attraverso la supervisione di azioni e di interventi mirati a tutelare il territorio».
Cosa rappresentano i Mondiali in Italia per lo sport nazionale?
«Un’opportunità per promuovere le eccellenze paesaggistiche, storiche e culturali del Paese, l’occasione per confermare le nostre indubbie capacità organizzative e per veicolare l’immagine dello sport come strumento formativo e di benessere. Attraverso la presenza di grandi campioni, testimonial di rara efficacia, si può fornire l’esempio migliore per avvicinare i giovani alle discipline invernali, contribuendo anche a radicare una mentalità che sappia mutuare i valori virtuosi su cui è fondato il nostro movimento».
I Mondiali a Cortina possono essere un trampolino anche per le Olimpiadi di Roma?
«Parliamo di un grande evento, di una vetrina speciale. Si tratta di una manifestazione, quella dei Mondiali di sci, che mette l’Italia al centro del mondo, un biglietto da visita chiamato a garantire le credenziali giuste al progetto olimpico, conferendo credibilità e consensi. La candidatura per i Giochi olimpici del 2024 è un sogno da alimentare nell’interesse del Paese e l’assegnazione di questa rassegna iridata può recitare un ruolo importante nella sfida internazionale che ci vede protagonisti. Vorrei anche ricordare che Cortina è un simbolo intramontabile della tradizione tricolore a cinque cerchi: fu infatti la prima città italiana, 60 anni fa, a ospitare un’edizione dei Giochi, precedendo proprio Roma. Sarebbe bello se la staffetta funzionasse anche stavolta e Cortina facesse da ponte ideale».
L'importanza degli sport invernali, quale attenzione e quali finanziamenti sono possibili per incentivare e sostenere le squadre di sci; quest'anno si punta sui giovani, con due testimonial (Pizzato e Canzio) quasi sconosciuti e due pilastri anche locali (Ghedina e Merighetti), il futuro è dei giovani per una strategia in prospettiva o la squadra di Donadon può riservarci belle sorprese?
«Credo che la delegazione volata a Cancún rappresenti una sintesi efficace di esperienza, talento e senso di appartenenza, il modo migliore per perseguire obiettivi importanti. Quest’anno, a livello di sport invernali, ci siamo tolti tante soddisfazioni, per merito del lungimirante lavoro portato avanti dalla Federazione italiana guidata dal presidente Flavio Roda. Le quattro Coppe del Mondo vinte grazie a Federico Pellegrino, Peter Fill, Dorothea Wierer e Michela Moioli sono la testimonianza più nitida della bontà dei programmi tecnici sviluppati, una base concreta per pianificare un futuro da protagonisti nella disciplina attraverso un’attività coordinata e condivisa tra la Fisi e il Coni, finalizzata prima di tutto alla valorizzazione e alla crescita dei giovani atleti delle nostre squadre».
Rispetto alla prima candidatura di Cortina ai Mondiali di sci, alcune problematiche sono rimaste, a partire dalla strada di collegamento con le piste a Rumerlo e altre progettazioni. Potrebbe essere un problema per l'assegnazione?
«Cortina vanta una location invidiabile ma è chiaro che ottenere i Mondiali vuol dire soddisfare le aspettative relative all’impiantistica, ai collegamenti, alla logistica alberghiera e al mercato del turismo. Il Comitato Promotore si è mosso d’intesa con le varie componenti istituzionali, tecniche e territoriali, per cercare di presentare le garanzie di qualità richieste dalla Federazione Internazionale. So che nelle ultime settimane sono stati profusi sforzi significativi per i progetti legati alla viabilità e alla ricettività, grazie anche al sostegno del Governo. Tutto il Paese tifa per Cortina, con la speranza che il congresso della Fis decreti l’assegnazione del Mondiale 2021».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi