Una lotteria per pagare il ricorso del Bard al Tar

L’esclusione di Buzzo dal consiglio regionale sarà discussa il 18 novembre insieme a tutti gli altri ricorsi e a Venezia potrebbe esserci una rivoluzione
Di Irene Aliprandi

BELLUNO. “Un euro per ottenere giustizia”. Il 18 novembre potrebbero cambiare molte cose nel consiglio regionale del Veneto e ogni cittadino bellunese può dare il suo contributo. Quel giorno, infatti, è prevista la prima udienza al Tar sui ricorsi presentati dai candidati esclusi da Palazzo Ferro Fini, dopo il melodrammatico spoglio dei voti nell’elezione del 31 maggio. Nel bellunese, oltre a Gianpaolo Bottacin (Lista Zaia) sembrava certa l’elezione di Alessandra Buzzo (candidata Bard nella lista Veneto Civico), poi il caos si è impadronito della Regione e, in uno degli scrutini più lunghi della storia, il secondo consigliere eletto è cambiato altre due volte, prima con Franco Roccon e poi con Franco Gidoni, definitivamente eletto.

Il caso di Belluno non è stato l’unico e diversi esclusi hanno deciso di presentare ricorso. Tutte queste iniziative sono state riunite e a questo punto la decisione del giudice amministrativo si sta avvicinando. Un ricorso al Tar però costa e il Bard non ha i finanziamenti necessari.

E così, con lo spirito di comunità che da sempre alimenta il movimento, il Bard ha deciso di promuovere una campagna originale se applicata alla politica: una lotteria, con tanto di premi in linea con le migliori lotterie paesane, dal soggiorno alle terme alla cena in birreria, dalla motosega alle bottiglie di vino. L’estrazione finale è fissata per il 19 dicembre, alle 18, al Taulà dei Bos di Cibiana di Cadore.

I biglietti costano solo un euro l’uno, ne sono stati stampati 20 mila, ma naturalmente si può fare di più con un versamento al Bard. Per acquistare i biglietti ci si può rivolgere ai referenti di vallata del Bard, in molti locali e ai banchetti che verranno allestiti nelle piazze. Tutte le informazioni necessarie, con i referenti di zona o le date dei banchetti, si trovano nel sito www.regionedolomiti.it, compreso il numero di Iban per versamenti diretti.

«Chiediamo un piccolo contributo per una grande missione», spiegano dal Bard.

Il movimento politico si è affidato allo studio Bertolissi e c’è grande ottimismo per l’esito del ricorso: «Ci sono molteplici vizi di forma», spiega Danilo Marmolada. «Il giudice ha preso tempo per riunire e analizzare tutti i ricorsi e quindi dobbiamo aspettare più del previsto, ma ne vale la pena». Ma perché il Bard ritiene che assegnare il posto di Gidoni a Buzzo sia un atto di giustizia?

«L’algoritmo di calcolo degli eletti», spiega ancora l’esponente del Bard, «è stato approvato con una delibera regionale frutto di confronto con il ministero dell’Interno (dopo la modifica della legge elettorale regionale, ndr). Quello che ha portato all’elezione di Alessandra Buzzo era l’algoritmo giusto, ma poi sono partite le memorie degli esclusi e l’ufficio elettorale veneziano ha cambiato la composizione del consiglio regionale, anche più volte in pochi giorni. Un fatto scandaloso», sottolinea Marmolada ricordando i quasi venti giorni passati dalle elezioni regionali alla proclamazione degli eletti, sulla quale sono sempre rimasti aperti molti dubbi.

Al di là del caso Belluno-Buzzo, tuttavia, c’è grandissima attesa per la decisione del Tar veneziano, che potrebbe stravolgere il consiglio regionale con conseguenze che ancora non si possono prevedere.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi