Una mensa con prodotti biologici

Calalzo. Il comune sta cercando fornitori per i pasti della scuola materna De Bon

CALALZO. Una mensa con prodotti biologici, del territorio e il più possibile a “km 0”? A Calalzo di Cadore si può. Tant’è che il Comune, in accordo con l’Istituto comprensivo, sta pensando a un progetto per la mensa della scuola materna “De Bon”.

«In questi mesi è già stata avviata una sperimentazione, che continuerà fino a giugno», spiega il sindaco, Luca De Carlo. «In questo periodo cercheremo di prendere diversi contatti. Stiamo individuando un fornitore e visiteremo aziende e luoghi di produzione di alimenti, portando anche i bambini dell’asilo. Contiamo di partire con l’anno scolastico 2017-2018. L’obiettivo è garantire per la mensa prodotti biologici, il quanto più possibile di aziende del territorio, così da essere tracciabili e controllabili. Un biologico vero, controllabile e vicino a noi. Lontano dai grandi business».

Una scelta che si tradurrà in un aumento dei costi a carico dell’amministrazione, «ma il progetto è assolutamente in linea con quelli che sono i nostri obiettivi», prosegue il primo cittadino, «ossia educare i bambini e i ragazzi a preferire cibi sani, meno globalizzati e più locali. Ovviamente, anche se per il Comune aumenteranno i costi, continueremo a mantenere invariate le rette della mensa. Nessun incremento per le famiglie: le rette dei bimbi che resteranno a 62 euro, tra le più basse in assoluto».

Da ricordare che nelle mense delle scuole dei comuni che fanno parte dell’Unione Montana Centro Cadore è già attivo un progetto innovativo, in questo caso per sensibilizzare contro lo spreco alimentare e per potenziare la raccolta differenziata. “Pappe a casa”, questo il nome dell’iniziativa, ha visto la consegna a ciascun alunno di un contenitore, facilmente trasportabile negli zaini e nelle cartelle, in cui riporre gli alimenti non consumati durante il pasto in mensa, per un successivo consumo casalingo.

Martina Reolon

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