Una mucca a presidio della strada

Due coniugi di Arabba si difendono così dal frastuono delle motociclette
La mucca «spaventa- motociclisti» acquistata da due coniugi a Livinallongo
La mucca «spaventa- motociclisti» acquistata da due coniugi a Livinallongo
LIVINALLONGO.
Come difendersi dal rumore assordante dei bikers che smanettano anche nei centri abitati come fossero a Indianapolis? Una soluzione decisamente originale l'hanno trovata i coniugi Nani e Willy Pellegrini di Arabba, che hanno posizionato una mucca, ovviamente finta, vicino al bordo della strada. Alla vista di chi sopraggiunge ignaro, sembra che l'animale stia per attraversare la strada e questo induce a rallentare.  La trovata sembra funzionare. La casa dei coniugi Pellegrini si trova alle porte di Arabba, lungo i primi tornanti che salgono verso il Passo Pordoi. Nonostante ci si trovi ancor in centro abitato, la maggior parte dei bikers dà libero sfogo ai giri dei motori delle motociclette già su quei primi metri di salita. Quasi fosse un giro di prova, un "assaggio" delle smanettate che li attendono da lì e per quasi dieci chilometri.  Un frastuono continuo, che diventa insopportabile in certi periodi dell'anno, tanto da non potersi permettere neanche più di tenere le finestre aperte o godersi un po di relax in giardino. Quella di Nani e Willy, che hanno anche segnalato più volte il problema al Comune, non vuole essere una crociata contro i bikers, ma «un modo elegante e pacifico», spiegano, «per indurre i motociclisti a non accelerare in maniera spropositata in quel tratto di strada».  Ma come è nata questa idea? «Avevamo visto un programma alla televisione», racconta la signora Willy, «dove un signore in Sardegna stanco di vedere le macchine sfrecciare ad alta velocità su una strada, aveva posto una mucca in plastica sul bordo dell'arteria stradale. Lo stratagemma aveva funzionato, in quanto gli automobilisti, almeno la prima volta, alla vista della mucca rallentavano pensando che effettivamente l'animale stesse per attraversare la strada. Nel nostro caso», continua, «il problema non è la velocità, ma il frastuono, soprattutto delle moto, che proprio qui davanti accellerano in modo spropositato. Così abbiamo pensato di provare anche noi questa soluzione. Ho cercato su internet ed ho trovato dove acquistare una mucca simile. La nostra vuole essere solo una simpatica provocazione, per sensibilizzare chi passa a pensare che oltre la siepe, vivono delle persone che hanno diritto ad un po' di pace».  E l'idea sembra aver funzionato. «Infatti, già dopo i primi giorni, almeno la metà delle moto rallentava invece di accellerare. Certo, c'è sempre chi scambia il passo per un circuito da gara e non vede altro che l'asfalto. Ma qualcosa l'abbiamo ottenuto. Anche un certo successo se proprio, perché sono in tanti quelli che passano a piedi e si fermano a fare una foto».

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