Una nuova ferrata per salire sulle Tofane

Cortina. È intitolata a Maria e Andrea Ferrari, è di difficoltà media e risale il torrione di Pomedes

CORTINA. Inaugurazione in quota giovedì pomeriggio, alle 17, della nuova via ferrata "Maria e Andrea Ferrari" con la celebrazione della Santa Messa e la benedizione presso la terrazza del Rifugio Duca d'Aosta, nella zona delle Tofane. La via ferrata, ideata dalla società Ista e costruita dalle Guide Alpine di Cortina con il supporto della famiglia di Maria e Andrea Ferrari, sale il torrione di Pomedes di destra, guardando la Tofana, chiamato"Ra Bujela", a ridosso dello Schuss, a due passi dal rifugio Pomedes e dal rifugio Dibona. Durante la messa il parroco di Cortina don Paolo Arnoldo ha paragonato la difficoltà dell'ascesa in via ferrata alle difficoltà che il cristiano incontra verso Dio.

«Come in montagna abbiamo spesso bisogno di un aiuto, di una corda per salire o di una guida, così nel nostro cammino terreno dobbiamo chieder aiuto per elevarci, per essere sempre più vicini a Dio, al Paradiso, con lo strumento del perdono» ha detto don Paolo. Luca Da Poz, presidente delle Guide alpine di Cortina, ha ringraziato al società Ista per aver voluto attuare questo progetto, nonché la famiglia Ferrari che ha contribuito per gran parte della spesa. La società Ista, che gestisce gli impianti a fune della zona di Socrepes e Tofana-Pomedes, era rappresentata dal vice presidente Enrico Valle.

«L'idea di costruire una ferrata sul torrione de "Ra Bujela" è di qualche anno fa, ma venne abbandonata, e ora, con l'avvento della nuova presidenza, è stata realizzata, grazie alla collaborazione con le guide alpine di Cortina e alla famiglia Ferrari». La società Ista ha elaborato il progetto, fornito i materiali, e paga l'affitto al Demanio, le Guide Alpine hanno fornito il lavoro di manodopera per attrezzare la via, la famiglia Ferrari ha voluto contribuire nel dedicare la ferrata a Maria e Andrea Ferrari, madre e figlio grandi appassionati di montagna e frequentatori di Cortina. Per la famiglia Ferrari, è intervenuta Anna, che ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per realizzare questo progetto.

La ferrata "Maria e Andrea Ferrari" è di difficoltà medio-alta, ha uno sviluppo di 150 metri in parete e di 100 metri in cresta, con un dislivello di 100 metri e un tempo di percorrenza stimato in circa 1 ora e mezza. Per giungere all'attacco della ferrata bisogna seguire un sentiero che parte dal rifugio Duca d'Aosta e che attraversa prima la pista Valon e poi la bassa vegetazione, fino ad arrivare alla base del torrione. Qui inizia il tratto di parete verticale attrezzato con cavi, due passerelle e alcune staffe in acciaio. Arrivati in cima, si percorre la cresta e si scende sui prati retrostanti.

Marina Menardi

Argomenti:ferratemontagna

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi