Una nuova gara per il Col Cavalier

Dopo il bando deserto del 2013, la Regione cerca una banca per coprire il 33,5 milioni di euro che mancano

BELLUNO. Alla ricerca dei soldi per il Col Cavalier. A un anno e mezzo dall’inaugurazione, resta ancora aperto il problema del finanziamento dell’opera che comprende il tunnel e la sistemazione delle strade accessorie tra Levego e Visome. L’intervento è stato saldato da Veneto Strade, che ha anticipato la liquidità necessaria a pagare le imprese, ma la società non è ancora stata coperta per la sua esposizione che è scesa a circa 33,5 milioni dopo l’erogazione di una tranche di 35 milioni da parte del ministero delle Infrastrutture nel giugno dello scorso anno.

Nelle settimane scorse la giunta regionale ha deliberato di avviare un nuovo bando per l’assunzione del mutuo necessario a coprire la somma mancante, bando che è già andato deserto una volta e dall’esito ancora incerto.

La vicenda è travagliata ed è necessario un passo indietro. Nel 2007 il governo Prodi decide di finanziare la realizzazione della variante del Col Cavalier, un’opera da 68 milioni di euro individuata come la priorità nella viabilità bellunese. Il suo finanziamento viene affidato alla Regione Veneto, ma con copertura totalmente a carico dello Stato. La Regione, cioè, viene autorizzata ad utilizzare le risorse stabilite dall’Intesa generale quadro con il governo nel 2001, cioè i 5 milioni di euro all’anno di contributo annuale per le opere viarie, dal 2009 al 2023, cui si aggiunge un ulteriore contributo pari a 753 mila euro all’anno. Per riuscire ad avere l’intera cifra necessaria entro i tempi di realizzazione dell’opera, la Regione viene autorizzata anche a stipulare un mutuo con oneri e rate di ammortamento a carico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’accordo sembra abbastanza chiaro, ma durante i lavori per la costruzione del tunnel non mancano le polemiche e il rimpallo di responsabilità tra governo e Regione per il ritardo nella stipula del mutuo. Nel frattempo, come accade nella maggior parte degli interventi sulla viabilità regionale, è Veneto Strade a farsi carico di pagare le ditte. Nel 2013 la Regione emette il bando, ma nessuna banca si presenta.

A quel punto (ottobre 2013) Venezia chiede a Roma l’indicazione dei tassi massimi da applicare per la nuova gara, ma nessuno risponde fino al maggio 2015 e un mese dopo arrivano anche i 35 milioni come erogazione di cassa in variazione al piano stabilito in precedenza. Ossigeno per Veneto Strade, che ora spera che la nuova gara non vada ancora deserta per recuperare liquidità e avviare nuove opere altrimenti non finanziabili.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:col cavalier

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi