Una nuova specie di libellula trovata al giardino botanico
Fino a metà settembre sarà possibile visitare il Giardino botanico delle Alpi Orientali di monte Faverghera, riserva naturale dello Stato gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Belluno. Il sito fa parte della Rete Natura 2000 ed è accessibile al pubblico nella stagione estiva, ma su richiesta anche al di fuori dal periodo di apertura, se le condizioni ambientali e climatiche lo consentono.
La struttura aveva subito danni a causa di Vaia, l’amministrazione si è adoperata per riparare il tetto che era stato divelto dal vento e per sistemare le staccionate spezzate dagli alberi caduti. È stata anche ripristinata la rete sentieristica danneggiata e interrotta da piante e ceppaie rovesciate.
Inoltre è stata migliorata la cartellonistica che segnala le specie botaniche presenti: sono stati posizionati nuovi supporti in metallo, più resistenti, che riportano i dati della singola specie corredati da uno schema della pianta e da una foto a colori che facilita l’individuazione.
Il giardino botanico ospita anche una ricca fauna entomologica, con oltre 300 specie di coleotteri e numerose farfalle. Qualche settimana fa è stata rinvenuta una nuova specie di libellula, Aeshna juncea, il cui adulto stava sfarfallando da uno degli stagni del giardino. È inoltre ancora visitabile la mostra inaugurata a giugno 2018, che illustra l’intensa attività di antibracconaggio svolta dai Carabinieri Forestali. Sono esposti il materiale sequestrato, una documentazione fotografica ed esemplari tassidermizzati della fauna vertebrata.
I carabinieri forestali ricordano che l’ingresso è totalmente gratuito. Nel caso in cui enti o organizzazioni private dovessero richiedere a vario titolo il pagamento di una quota d’ingresso per accedere al giardino, si chiede di segnalare prontamente il fatto al Reparto di Belluno per i conseguenti accertamenti. —
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