Una nuova vita per gli Ospedaletti di Torre Falzarego: restauro in vista

Le Regole d’Ampezzo hanno trovato i fondi per il progetto. Lavori al via in settembre: «Se ne occuperà il Genio Militare» 

CORTINA. Gli Ospedaletti di Torre Falzarego verranno restaurati e l’intera area sarà riqualificata, dotandola anche di appositi cartelli. Si amplierà così il museo a cielo aperto della Grande Guerra. Il sito storico si raggiunge attraversando una vasta boscaglia a pino mugo e l’impluvio del rio Lagazuoi, dove il sentiero confluisce presto in una trincea-mulattiera di guerra che, passando alla base delle pareti della Torre Falzarego, termina nell’ampio piazzale degli Ospedaletti. Era questo un importante quartiere edificato ed attrezzato per la cura dei soldati italiani feriti sul sovrastante fronte di combattimento della Val Travenanzes, durante la Prima Guerra Mondiale.

Oggi il sito necessita di essere ristrutturato. I giorni scorsi passando di là Beatrice Nicolini, docente alla facoltà d Scienze politiche all’università Cattolica di Milano, ha fotografato lo stato di abbandono dei manufatti. La professoressa ha inviato le foto alle testate giornalistiche locali lanciando un appello affinché i ruderi venissero restaurati e l’area potesse diventare un prolungamento del museo della Grande Guerra visitabile tra Lagazuoi, Cinque Torri e Cima Gallina. L’intera area, dove si trovano gli Ospedaletti è inserita nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, gestite dalle Regole d’Ampezzo. E sono proprio le Regole che hanno trovato finanzianti e modo per recuperare i manufatti bellici.

Il cantiere per riqualificare la zona sarà avviato a settembre, dopo l’afflusso turistico di agosto. «Abbiamo un progetto approvato che stiamo portando avanti con il Ministero della Difesa», spiega Michele Da Pozzo, direttore del Parco Naturale delle Dolomiti, «che prevede un restauro conservativo degli Ospedaletti e la sistemazione delle strade di accesso a Col dei Bos e agli Ospedaletti». L’intervento è finanziato dal Ministero e se ne occuperà direttamente il Genio Militare. «I lavori sono molto delicati in quanto non si potrà andare sul sito con le ruspe, distruggere l’esistente e ricostruirlo in maniera uguale», sottolinea Da Pozzo, «ma verrà fatto un restauro conservativo, progetto apprezzato anche dalla Sovrintendenza, che servirà per ridare lustro ad uno dei luoghi bellici della nostra Conca. Con il Ministero si è deciso che se ne occuperanno i tecnici del Genio Militare proprio perché hanno le competenze e le attrezzature adatte ad intervenire nella maniera più rispettosa possibile dell’esistente».

I lavori dureranno circa due anni, in quanto si potrà lavorare solo in estate. Verrà riqualificata tutta l’area che sarà poi trasformata in un museo a cielo aperto come quelli, ottimamente conservati, sulle Cinque Torri, sul Lagazuoi e tra passo Falzarego e Cima Gallina. In quest’area ci sono numerosi reperti bellici, manufatti, sentieri, che anche tramite apposita cartellonistica raccontano cosa successe tra le Dolomiti durante il primo conflitto bellico. Da settembre inizieranno i lavori agli Ospedaletti di Torre Falzarego e al termine si potrà rivivere un luogo simbolo della Guerra, ammirando il paesaggio dolomitico, e magari fotografando anche qualche camoscio, specie molto presente in quella zona. —

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