Una palestra di arrampicata da mille passaggi all’anno

SAN TOMASO. Almeno mille passaggi all’anno e lavoro per cinque persone. È ancora presto per dare dati precisi, ma è a questi numeri che l’amministrazione comunale di San Tomaso punta con la prossima...

SAN TOMASO. Almeno mille passaggi all’anno e lavoro per cinque persone. È ancora presto per dare dati precisi, ma è a questi numeri che l’amministrazione comunale di San Tomaso punta con la prossima realizzazione della palestra di arrampicata sportiva. Sarà una struttura unica in Agordino dove al momento gli amanti del genere sfruttano le pareti di Taibon e Falcade (a Cencenighe il PalaCence è chiuso) situate però all’interno di strutture polivalenti.

Lontana dalla magnificenza di quella di Brunico, la palestra di San Tomaso sarà esclusivamente dedicata all’arrampicata e sarà in grado di rispondere alle esigenze dei tanti appassionati e pure dei fuoriclasse. «Stiamo aspettando la firma della convenzione tra la Provincia e il Comitato per la gestione dei fondi di confine», dice il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val. «Dal momento in cui ciò avverrà avremo sei mesi più altri tre per redigere il progetto preliminare. Un progetto nel quale non si tratterà solo di prevedere gli elementi infrastrutturali. Dovremo infatti dimostrare che la nostra palestra di arrampicata non sarà una cattedrale nel deserto. La nostra idea, a tal proposito, è quella di raggiungere almeno mille utenti all’anno e di dare lavoro a cinque persone».

Nel frattempo l’amministrazione è andata in Alto Adige per vedere altre strutture in modo da capire che tipo di impronta dare a quella del paese natale di Sara Avoscan, la forte arrampicatrice. «Abbiamo 1.500.000 euro», dice De Val, «tuttavia tra Iva e progettazione c’è il rischio che una parte se ne vada. L’idea è di creare delle vetrate che guardino verso il Civetta, di tarare le vie sia per gli appassionati che per le scuole. Oltre alla palestra vera e propria intendiamo rifare il bar degli impianti sportivi da dove si potranno vedere gli atleti che arrampicano. In più intendiamo ampliare le cucine che, in appena tre anni, con la crescita della festa paesana e di altre attività, sono già diventate piccole. E, infine, vogliamo creare anche un centro benessere dove gli atleti, ma anche i residenti o i turisti, possano farsi una sauna e rilassarsi».

San Tomaso è un paese che nel corso degli ultimi anni sta conoscendo una crescita considerevole di iniziative. A quelle amministrative si accompagnano e si legano quelle sociali e culturali. «La settimana scorsa», aggiunge il sindaco, «ci siamo incontrati assieme alle associazioni e siamo riusciti a stilare un calendario unico delle manifestazioni. È un qualcosa che mancava a San Tomaso e che andremo a divulgare attraverso un apposito dépliant e il sito internet che è in fase di costruzione e che verrà inaugurato assieme al documentario legato al progetto "Fotogrammi veneti"».

«Un lavoro», conclude, «realizzato da un giovane di San Tomaso e da altri due che vengono qui in villeggiatura al quale l’amministrazione comunale ha contribuito. Hanno intervistato la gente del posto, hanno fatto delle riprese. Sarà un bel prodotto per la promozione del nostro paese». (g.san.)

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