Una piattaforma alpina, anche nel Pd
L'invito di Reolon: «Nel nostro partito deve esserci un responsabile per la montagna»
Irma Visalli
BELLUNO.
Dai rimproveri ai fatti in meno di ventiquattr'ore ore. A conclusione dei tre giorni di Festa democratica delle Dolomiti in Nevegal, Sergio Reolon raddoppia e chiama i segretari del Pd delle cinque province dolomitiche a sottoscrivere due lettere: la prima indirizzata al segretario generale del Pd, Pierluigi Bersani, la seconda ai segretari del Pd delle province alpine. «Non è tollerabile che non ci sia un responsabile per la montagna nel nostro partito», ha sottolineato il consigliere regionale riguardo la prima missiva.
«La sua nomina deve essere immediata insieme alla costituzione di un gruppo di lavoro sulla montagna formato da rappresentanti dell'arco alpino».
La necessità di costituire un rete del Pd tra tutte le province, totalmente o parzialmente di montagna, per la realizzazione della piattaforma alpina, è il tema impellente che sarà rivolto invece ai segretari dei Democratici di Sondrio, Verbania, Cuneo, Aosta, Torino e di altre realtà in quota.
Reolon precisa: «Intanto operiamo sul versante italiano, poi passeremo a coinvolgere le forze di centrosinistra degli altri Stati europei delle Alpi. Dobbiamo assolutamente riuscire a far pesare la realtà delle Alpi nel parlamento europeo».
In chiusura della kermesse democratica, nel pomeriggio di ieri al centro "Le Torri", Irma Visalli, coordinatrice dell'evento, ha tracciato un bilancio dei tre giorni di festa sul Colle: «Questo è l'esito felice del grande lavoro e l'impegno di molte persone, un'impresa non facile, complicata come costruire le reti nel nostro partito e in questo territorio, difficile come tornare a farci percepire dalla gente come una forza politica diversa, in grado di riscattare il Paese».
Al centro dell'ultimo incontro sul Nevegal, c'è stato il tema del buon governo da parte degli enti locali, presenti i sindaci della pianura Simonetta Rubinato (Roncade) e Flavio Zanonato (Padova), dei parlamentari Maurizio Fistarol, Delia Murer e Rodolfo Viola, e i consiglieri democratici presenti in consiglio regionale Sergio Reolon e Andrea Causin, insieme al segretario Rosanna Filippin.
Il Partito democratico ha premiato Ponte nelle Alpi per il primato raggiunto come Comune più riciclone d'Italia, secondo la classifica stilata da Lega Ambiente. Il sindaco Roger De Menech: «Governiamo Ponte nelle Alpi dal 2004, ci riusciamo perchè ascoltiamo la gente, a iniziare dalla battaglia contro la discarica sostenuta insieme a tutti i cittadini. La raccolta differenziata è un altro tassello di un percorso rispettoso dell'ambiente e della salute collettiva. Ora stiamo spiegando al resto d'Italia il nostro progetto di differenziata. In generale credo che serva una rete di buoni amministratori, e dotarsi di una linea comune d'intervento in un periodo difficile in cui ci tagliano i servizi essenziali e si scaricano sui sindaci e gli enti locali le responsabilità di altri».
Simonetta Rubinato, che è anche senatrice: «Dobbiamo tradurre gli ideali in pratica e anche fare due conti. I Comuni hanno 63 miliardi di euro di debito, cioè il 3,4% del debito pubblico totale, a monte di 1.800 miliardi complessivi. La verità è che l'amministrazione centrale dissipa i risparmi dei Comuni».
Poi attacca la Lega e il ministro dell'economia: «Cifre alla mano Tremonti si è dimostrato un ministro fallimentare». Nel dibattito sono intervenuti anche Zanonato e Causin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video