Una piazza coperta per le manifestazioni davanti porta Dante
La giunta valuta di coprire lo spazio in mezzo ai giardini con una struttura di pregio, anche nei materiali utilizzati
BELLUNO. Le iniziative, siano esse culinarie, musicali o culturali, portano bellunesi e turisti in centro storico. Ma i tendoni bianchi, di plastica, mal si sposano con i pregi architettonici di piazza dei Martiri. A Belluno nessuna associazione, gruppo o comitato può prescindere dall’allestire un tendone, se vuole organizzare una qualsiasi iniziativa, perché il meteo è una variabile che non si può trascurare. Serve un compromesso, e la giunta l’ha ipotizzato: coprire con una struttura lo spazio di fronte a Porta Dante, quel corridoio lastricato che ben si presta all’organizzazione di manifestazioni.
La giunta sta valutando l’idea e c’è tutta l’intenzione di preparare un progetto, pronto il quale si potrà cercare una fonte di finanziamento. Inizierebbe così il percorso di valorizzazione di piazza dei Martiri, all’interno del quale rientra anche lo spostamento degli autobus (da anni si pensa di farli transitare dietro ai giardini pubblici per liberare la corsia centrale e farla diventare parte della piazza).
«Lo spazio in mezzo ai giardini pubblici è molto richiesto dalle associazioni, è perfetto per i mercatini ma anche per manifestazioni di natura culinaria o culturale, ma a Belluno non si può pensare di organizzare qualcosa senza pensare a un posto coperto», spiega il sindaco Jacopo Massaro. «I capannoni bianchi, però, non sono proprio gradevoli da vedere e ci è stato fatto notare. Per questo vogliamo fare un approfondimento per studiare una tettoia, fissa o mobile, a copertura di quello spazio. Parliamo di una struttura di elevato livello qualitativo ed estetico, che si adatti a piazza Martiri».
Anche nei materiali. Potrebbe essere in legno, oppure legno e vetro, perché no in ferro battuto. «Con una copertura quello spazio diventerebbe un luogo dedicato alle manifestazioni e ai mercatini», continua Massaro. «La struttura andrebbe concordata con la Soprintendenza, ma non essendoci volume urbanistico pensiamo non dovrebbero neanche insorgere i problemi che invece abbiamo con la questione dei dehors dei bar, per i quali non è ancora stata trovata una soluzione condivisa».
L’obiettivo, nell’immediato, è valutare se la copertura sia fattibile e predisporre un progetto. Ma non si esclude nemmeno di avviare un concorso di idee per studiare la soluzione migliore. E i costi? Non sono stati valutati, perché in assenza di un progetto non è possibile, ma: «Parliamo di un qualcosa che andrebbe a valorizzare il nostro centro storico, anche per fini turistici», conclude il sindaco. «Il progetto potrebbe beneficiare di finanziamenti come quelli grazie ai quali abbiamo installato i nuovi servizi igienici al parco Città di Bologna, abbiamo migliorato il punto panoramico in via Sottocastello e concluso i lavori al castello».
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