Una pompa ad infusione per l’Hospice

BELLUNO. Una nuova pompa ad infusione a siringa del valore di oltre 1200 euro è da qualche giorno presente all’Hospice Casa Tua Due di Belluno. È stata donata dall’87° Club Frecce tricolore di...
gian paolo perona- perona- belluno- conferenza in ospedale
gian paolo perona- perona- belluno- conferenza in ospedale

BELLUNO. Una nuova pompa ad infusione a siringa del valore di oltre 1200 euro è da qualche giorno presente all’Hospice Casa Tua Due di Belluno. È stata donata dall’87° Club Frecce tricolore di Belluno e consentirà di erogare terapie farmacologiche di alta complessità per la gestione e la prevenzione dei principali sintomi dei pazienti degenti nella struttura.

«La pompa si caratterizza per l’elevata precisione di erogazione volumetrica dei farmaci in maniera indipendente dalle infusioni in corso», ha detto il responsabile dell’unità operativa di Cure Palliative Giuseppe Fornasier. Essendo progettata per l’uso nelle aree più critiche, presenta caratteristiche di sicurezza tra cui un software avanzato che controlla velocità ed entità di infusione, display per la lettura contemporanea dei dati critici, allarmi, messaggi e registro degli eventi.

«Si tratta sicuramente di una piccola goccia», ha dichiarato anche il direttore generale Pietro Paolo Faronato, «ma che permette di dare un servizio importante e di qualità ai pazienti. Ringraziamo per questo il Club delle Frecce tricolore, perché ci permette di offrire livelli di assistenza sempre più elevati anche nei momenti della fine della vita. Perché le parole d’ordine per noi sono più tecnologia, più sicurezza e maggiore facilità d’uso».

Contento il presidente del l’87° Club, Maurizio Gava, che invita l’Usl a potenziare la struttura dell’Hospice, fondamentale ormai nella nostra realtà. «Da più di 25 anni aiutiamo gli ospedali del nostro territorio grazie ai ricavi della vendita delle colombe durante il periodo pasquale. Fino ad oggi abbiamo donato circa 30 mila euro, e quest’anno vista la necessità dell’unità operativa, abbiamo deciso di donare questa apparecchiatura importante per chi soffre».

Soddisfatto anche il presidente dell’Associazione Cucchini, Vittorio Zampieri, che si occupa di gestire anche i pazienti in fase terminale. «Questa è una bellissima realtà unica in Veneto e forse anche in Italia e queste donazioni sono utili per aiutare chi ne ha bisogno. Unendo le forze si ottengono risultati positivi per tutta la comunità».

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