Una seggiovia fino al Varmost
L'idea è poi sistemare l'ex colonia a Lorenzago

Il sindaco Mario Tremonti
LORENZAGO.
Che cosa c'è nel futuro di Promotur, la società friulana che gestisce gli impianti da sci? Il collegamento tra Forni Avoltri e Sappada? No. Gli impianti di risalita tra l'Alpago e Piancavallo? Nemmeno. Lo sfruttamento di Casera Razzo? Neppure. Ecco, invece, la "sorpresa". Il Friuli Venezia Giulia intende collegare la zona di passo Mauria al Varmost. Come ha spiegato il neopresidente Stefano Mazzolini a Federica Seganti, assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, gli obiettivi che la società si propone di raggiungere nel 2011 sono tre e "il primo riguarda Forni di Sopra" e prevede il collegamento tra le adiacenze del Passo Mauria ed il comprensorio, appunto, del Varmost, con la creazione di una nuova pista e un insediamento con oltre 100 posti letto, piscina e sauna grazie al coinvolgimento di fondi privati. Spiega Mario Tremonti, sindaco di Lorenzago: «L'impianto non entra nel nostro confine, ma è vicinissimo al passo Mauria, a meno di un chilometro in linea d'aria, poco più di tre per strada». C'è una vecchia colonia poco distante dal passo, è chiusa da anni. Verrebbe ristrutturata e da lì partirebbe una seggiovia coperta verso il Varmost. Per il nuovo impianto sciistico, gli oltre 7 milioni già disponibili «non sono tantissimi - osserva il presidente di Promotur - ma potremmo ridurre i costi sostituendo la cabinovia di risalita con una seggiovia coperta». Lorenzago è pronto a cogliere la palla al balzo. «Noi abbiamo la pista di fondo che arriva fino al passo della Mauria e da lì vorremmo farla scendere, per una strada interna, fino alla colonia, il futuro centro dello sci», conclude Tremonti.
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