Una serra di marijuana in casa albanese sceglie l’abbreviato

PIEVE DI CADORE. Il coltivatore domestico di marijuana non patteggia. V.S., 25 anni, albanese residente a Pieve di Cadore ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato e il gup Sgubbi ha...

PIEVE DI CADORE. Il coltivatore domestico di marijuana non patteggia. V.S., 25 anni, albanese residente a Pieve di Cadore ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato e il gup Sgubbi ha fissato l’udienza per il mese di febbraio. L’intenzione era quella di patteggiare due anni di reclusione con il pm Sartorello, ma in camera di consiglio la situazione è cambiata e la strada presa è quella dell’abbreviato. Il processo si svolgerà tutto sulle carte della procura, senza bisogno di ascoltare testimoni. In caso di condanna, la pena dovrà tenere conto dello sconto di un terzo previsto dal rito alternativo.

L’uomo aveva una serra di piante di cannabis nel suo appartamento vicino a piazza Tiziano. Una stanza segreta ricavata al piano terra del piccolo condominio, adiacente al garage di pertinenza dell’abitazione, dalla quale era separata da alcuni pannelli rimovibili.

I carabinieri erano arrivati per caso alla marijuana. Stavano indagando su alcuni furti alla piscina comunale e durante una perquisizione, dopo il ritrovamento della refurtiva, un profumo inequivocabile ha attirato la loro attenzione. Tolto uno specchio, i carabinieri hanno scoperto l’intercapedine davanti a una botola che, tramite una scala, portava a una stanza sottostante.

Una ventina di metri quadrati suddivisi in due ambienti, nei quali funzionava una serra clandestina, dotata di tutto il necessario per i vari stadi della coltivazione della marijuana: teli per dividere e isolare gli ambienti utilizzati per i vari stadi della maturazione dell’erba. Trovati anche fertilizzanti, lampade per il riscaldamento e l’illuminazione, fari alogeni, un dispositivo per regolare la temperatura della serra, un dispositivo per controllare il ph del terreno e una scaffalatura per l’essicazione, oltre a un dispositivo per termosaldare i sacchetti per la droga.

Gigi Sosso

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