Una sessantina di aziende hanno aperto i battenti
BELLUNO. Mentre gli allevatori devono fare i conti con l’emergenza sanitaria, ci sono dei dati relativi al mondo dell’agricoltura che sembrano essere positivi. «Sebbene l’inizio della stagione sia stato un po’ difficoltoso per la presenza di un clima primaverile ed estivo un po’ anomalo, siamo riusciti comunque a recuperare e dobbiamo ammettere che i raccolti sono andati bene, anche quelli di foraggio per gli animali», precisa il presidente di Coldiretti, Silvano Dal Paos.
Bene anche la situazione sul fronte delle nuove imprese agricole sorte negli ultimi 9 mesi in provincia.
«Da gennaio sono circa una sessantina le imprese che si sono insediate e hanno chiesto un finanziamento tramite bandi regionali», precisa il direttore, Michele Nenz che prosegue precisando che «si tratta per lo più di giovani che in parte subentrano ad aziende già avviate, spesso di famiglia, e di imprese agricole ex novo. La maggior parte di questi nuovi agricoltori è laureata in facoltà che con l’agricoltura non hanno nulla a che fare, ma in compenso hanno molte idee specie sui prodotti. Ad esempio in Alpago si è costituito un consorzio di piccoli agricoltori che si sono dati alla viticoltura. Anche il settore del miele sta andando bene».
Cresce inoltre l’interesse turistico per i prodotti agricoli. «Ad esempio al ristorante Bon Tajer sono molto rinomate le croste di polenta ed è tanta ormai la richiesta di questo prodotto da parte di altri clienti che l’azienda sta pensando di dotarsi di un’apparecchiatura idonea per realizzare il prodotto in tempi brevi. E ciò comporta investimenti in attrezzature. Insomma, il primo settore in provincia pare godere di una discreta salute», conclude il direttore dell’associazione. (p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi