Una sperimentazione per ridurre il “secco”
BELLUNO. Il trucco, per abbassare i costi di smaltimento del secco, è produrne meno. L'amministrazione ha lanciato una sperimentazione tesa a ridurre le tonnellate di rifiuti che non si possono riciclare, «e i risultati si vedono», spiega il sindaco Massaro (nella foto). «La prima operazione fatta è stata quella di dare un contributo alle famiglie che acquistano pannolini lavabili per i bambini. Considerando che lo smaltimento dei pannolini costa a Bellunum fra i 100 e i 150 euro all'anno per ciascuno bambino, il bonus che diamo alle famiglie di 70 euro ci permette comunque di risparmiare sullo smaltimento». Poi l'amministrazione ha cominciato a incentivare l'utilizzo della coppetta mestruale. Oggi, insieme a Bellunum, sta stilando un elenco di prodotti che generano molto rifiuto secco, al fine di individuare formule incentivanti per i cittadini che preferiscono, per i loro acquisti, scegliere prodotti con la minor quantità di imballaggi. «Stiamo anche valutando di coinvolgere i ristoratori per incentivare l'utilizzo dell'acqua di rubinetto a fronte di quella in bottiglia, che produce rifiuto, anche se riciclabile», aggiunge Massaro, che sta discutendo dell'argomento con il collega di Feltre, per avviare una sperimentazione ad hoc.
A breve, infine, il consiglio comunale si riunirà per discutere e approvare l'atto di indirizzo legato al futuro di Bellunum. L'apertura della società a Limana e Trichiana richiede infatti un passaggio in aula, perché ad oggi Bellunum è interamente partecipata dal Comune di Belluno. (a.f.)
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