Una stagione con i fiocchi sulle nevi dello Zoldano

Operatori soddisfatti quando mancano ancora poche settimane alla chiusura Baldinelli (Consorzio turistico): «Adesso dobbiamo investire sulla qualità»
zoldo alto, gennaio 2005 impianti sciisticiGli impianti della val di Zoldo
zoldo alto, gennaio 2005 impianti sciisticiGli impianti della val di Zoldo

VAL DI ZOLDO . È una stagione invernale positiva quella che sta per concludersi in Val di Zoldo.

Mancano circa tre settimane alla chiusura degli impianti di risalita fissata per il 2 aprile e dai primi bilanci la stagione invernale pare aver dato risultati positivi. I conti si fanno alla fine, però, gli operatori turistici mostrano ottimismo.

«Anche l’estate», dice il vice presidente del Consorzio Val di Zoldo Turismo, Davide Baldinelli, «era andata bene. Si era detto: neve permettendo avremo una stagione invernale positiva. E così è stato con un certo ricambio di turisti frutto anche del nostro lavoro di marketing che facciamo in giro per l’Europa. Tanti hanno scoperto la nostra valle. Adesso bisogna pensare di investire nella qualità, nel giusto rapporto qualità-prezzo. Non si nega che bisognerebbe incrementare la ricettività e questo è un problema da affrontare. Intanto cerchiamo di rendere appetibile l’offerta zoldana. Una stagione come questa deve essere una normalità. Un grazie, poi, va rivolto alla Val di Zoldo Funivie spa per la preparazione e tenuta delle piste veramente splendide con il valore aggiunto delle piste notturne».

A proposito delle piste, questa volta la Val di Zoldo Funivie dovrebbero chiudere in attivo. Non si hanno cifre in proposito ma il presidente del Consorzio impianti a fune Ski Civetta Cesare Sorarù parlava di una stagione che darà ossigeno agli operatori turistici.

Altra testimonianza della presenza di tanti sciatori è data dalla soddisfazione che si registra al noleggio sci e al campeggio della famiglia Balestra, in funzione accanto alla cabinovia.

«Il lavoro quest’anno», dice Marzia Balestra, che è anche presidente del Consorzio Val di Zoldo Turismo, «è andato bene. Non solo grazie ai turisti italiani ma anche a quelli dell’Est europeo. Abbiamo seminato bene e i risultati si notano».

Con i turisti dell’Est entrano in ballo gli affittacamere che quest’anno hanno potuto lavorare bene. Numerosi i gruppi stranieri, in primis, sloveni, polacchi, croati, con qualche gruppo francese. Anche le due scuole di sci presenti in valle hanno avuto buoni risultati.

«Quest’anno», dice Gianni Nobile, direttore della Scuola sci Civetta, «molti fattori, quali la ripresina economica, il bel tempo ed anche i timori per il terrorismo, hanno favorito il turismo invernale a Zoldo. Non sono mancati i turisti stranieri, specialmente dell’Est. Per riguarda il nostro lavoro non possiamo lamentarci. Con gli italiani si lavora bene durante Sant’Ambrogio, le feste natalizie, la settimana di Carnevale e le altre feste. Con gli stranieri, ad eccezione degli sloveni (abbiamo due maestri sloveni), si lavora poco perché arrivano con i loro maestri di sci che possono dialogare con i bambini».

Più improntato all’ottimismo il parere dell’altra scuola di sci. «La stagione», dice Livia De Fanti della Sci Funny Ski, «è andata bene. C’è stato un aumento di lavoro, numerosi gli stranieri (sloveni, croati, polacchi) presenti in zona principalmente nei periodi in cui mancano gli italiani. Abbiamo ancora prenotazioni fino al 15 marzo. Poi si vedrà anche perché mancano poche settimane alla fine della stagione dello sci».

Mario Agostini

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