Una sterzata ecologica all’Ideal Standard
TRICHIANA. Via libera dalla Conferenza dei servizi all’impianto di cogenerazione, che sarà installato ai primi di luglio nello stabilimento dell’Ideal Standard di Trichiana, per poi partire a pieno ritmo a settembre, al rientro dalle ferie.
La notizia è stata data ieri nel corso delle assemblee sindacali, indette a due giorni dall’incontro al Mise, dove la società ha presentato i sei scenari possibili per i tre stabilimenti. Un progetto, quello di cogenerazione, che contribuirà ad abbattere i costi energetici e del prodotto.
«Proprio l’altro giorno la Conferenza dei servizi (Regione, Provincia, Apav e Comune di Trichiana) ha deliberato all’unanimità il via libera all’impianto, ora si attende l’ok della giunta veneta», precisa Gianni Segat della Rsu, che ha seguito la vicenda. «La prima settimana di luglio arriverà l’impianto», prosegue Segat, «mentre le infrastrutture le stiamo già realizzando. Il macchinario sarà messo in funzione entro la fine di luglio, per partire con la massima operatività a settembre, alla ripresa del lavoro».
Si tratta di un investimento di 2,4 milioni di euro da parte della società, che si avvarrà anche del contributo del Consorzio Bim e del Comune di 130 mila euro in due anni.
L’impianto consiste «in un motore che brucia gas metano, quindi non inquinante, e produce energia elettrica, ma anche energia termica (acqua calda e vapore); tutti elementi che vengono utilizzati nella lavorazione della ceramica. Con questa operazione non solo avremo un risparmio energetico, ma potremo abbattere il costo del prodotto», dice Segat che fa due conti: «Ora, visti gli scarsi volumi, il risparmio sarà di un euro a prodotto, ma aumentando la produzione, si potrà toccare l’1,50. Producendo un milione di oggetti, il risparmio toccherà il milione e mezzo di euro. In questo modo diventeremo anche più competitivi», annota il rappresentante sindacale.
«Si tratta di un impianto moderno, che a quanto ci risulta è il primo di questo tipo legato a uno stabilimento di ceramica», precisano i segretari Nicola Brancher (Femca Cisl) e Giuseppe Colferai (Filctem Cgil), che parlano di un «ottimo risultato. Tutti i progetti sono finalmente diventati realtà».
A beneficiare dell’impianto sarà anche il Comune di Trichiana: parte dell’illuminazione pubblica limitrofa allo stabilimento, infatti, potrà essere alimentato col surplus di energia prodotto.
Intanto, allo stabilimento, dopo l’incontro al Mise, il clima tra i lavoratori non è dei migliori. La preoccupazione sul futuro c’è, ma i sindacati hanno evidenziato: «O la società si impegna a portare qui dei volumi o si prorogano gli ammortizzatori sociali, perché di fronte a una situazione di crisi eccezionale servono rimedi eccezionali», tuona Colferai, a cui fa eco Brancher: «Non dobbiamo abbassare la guardia sul nostro obiettivo, che è quello di produrre bene, con qualità e nei tempi richiesti».
«Faremo il possibile per resistere, siamo sereni su quello che abbiamo fatto», chiude Segat.
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