Una storia antica raccontata sul muro di via Uniera dei Zater

A Borgo Piave  affollato di gente, soprattutto bambini della scuola elementare e della materna, con le loro insegnanti, e poi le autorità, inaugurato il murales che racconta la storia degli zattieri

BELLUNO. Ieri mattina, Borgo Piave era affollato di gente, soprattutto bambini della scuola elementare e della materna, con le loro insegnanti, e poi le autorità, il sindaco, l'assessore all'istruzione e politiche sociali, il preside dell'Istituto Comprensivo, il parroco, il Comitato di Borgo Piave e delle Scalette e, tra gli abitanti, il signor Renato vestito da zattiere con modellini di zattere in bella mostra.

Insomma una festa vivace e colorata nella cornice di una giornata calda e serena, di quelle tipiche dell'estate di San Martino. E l'occasione era quella di inaugurare i nuovissimi murales che accompagnano la via Uniera dei Zater verso l'incrocio col Ponte della Vittoria.

Murales che raccontano una storia antica, una storia che risale ai secoli scorsi quando la principale via di comunicazione per il trasporto delle merci era il Piave e gli unici mezzi, le zattere. «Era un muro vecchio e rovinato - sono gli alunni di quinta elementare a raccontare - ma i cittadini di Borgo Piave l'hanno ripulito e preparato, assieme agli operai del Comune, per fare i murales che abbiamo dipinto anche noi».

«La proposta di questo progetto- precisa il sindaco- era venuta dagli stessi cittadini del luogo, (cittadini esemplari nel "farsi in quattro"), proposta subito accolta con entusiasmo da noi, dalla scuola di Borgo Piave e dall'artista Marta Farina». E sono ancora gli scolari di quinta a raccontare questa bella storia: «Un giorno siamo andati a visitare il museo degli zattieri a Codissago e quello del cidolo e del legname a Perarolo di Cadore. Abbiamo imparato la storia degli zattieri e poi ne abbiamo parlato in classe con le maestre e Marta Farina». È nato così un laboratorio di ricerca e di studi trasversali che in parte ha coinvolto anche le altre classi. Ogni bambino ha poi costruito una zattera in miniatura, utilizzando bastoncini e rametti di legno legati con lo spago e ieri mattina, alla fine della festa, gli scolari sono scesi sulla riva del Piave, con le maestre, per il varo delle antiche imbarcazioni sulle acque del fiume. Marta Farina ha ricordato il mese di lavoro che ha trascorso a contatto con gli abitanti del Borgo: «Mi hanno fatto compagnia e mi hanno narrato la storia tanto interessante di Borgo Piave».

Ed è ancora lei a raccontare l'esperienza più importante ed emozionante che hanno fatto tutti i bambini, a turno: «Ogni giorno, due alunni di quinta scendevano con me a dipingere. Pensate che ogni riquadro è stato iniziato da un bambino, sotto la mia guida, ed ognuno di loro è stato bravissimo, ha usato i colori ricavati dalle terre e dai pigmenti naturali in modo così preciso e professionale, che non c'è stato né uno sbaglio, né una sbavatura... quasi quasi avrei potuto lasciarli lavorare in autonomia! Poi al pomeriggio continuavo il lavoro da sola».

Nel procedere al rito della benedizione dei murales, il parroco ha ricordato che la chiesa di San Nicolò, protettore degli zattieri, ha ben 700 anni. Ha poi evocato «le persone sconosciute e famose che si sono adoperate e si adoperano per fare grande e bello l'ambiente in cui viviamo, il bene prezioso dell'acqua, dono non banale da utilizzare per il bene di tutti e non per l'interesse di qualcuno, il talento dell'artista che ha migliorato la via con i murales che ricorderanno ai passanti una pagina importante della nostra storia».

 

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