Una trattativa per il dopo-Gidoni
Il sindaco vuole una presenza autorevole in giunta. Carroccio assente alla riunione di ieri
BELLUNO.
Tutto fermo, nessun passo indietro. Lo scossone dato dal ritiro delle deleghe a Franco Gidoni non si è ancora risolto, nonostante tutte le forze politiche stiano cercando di mantenere un livello di serenità. Il sindaco Antonio Prade conferma la speranza di risolvere al meglio la questione, mantenendo intatti i rapporti con la Lega Nord, ma l'obiettivo di Prade è quello di arrivare alla nomina di un nuovo vicesindaco. Le trattative si mantengono su un piano informale, cioè senza incontri, ma attraverso contatti con la segreteria cittadina del partito. Prade avanza una proposta di larga massima che la Lega non accoglie e la situazione rimane nella zona grigia in cui si incontrano il diritto del sindaco a scegliere i componenti della giunta e il diritto dei partiti ad indicare i loro uomini. I nomi in circolazione sono numerosi: dall'avvocato Leonardo Colle (che ha parlato con Prade sulle scale dello studio), al segretario cittadino Jacopo Vendrame, passando per un ventaglio di ipotesi fantasiose ma poco affidabili.
Il sindaco appare disponibile ad un incontro con la Lega per discutere del dopo-Gidoni, non per parlare di alleanze, profili programmatici, situazione provinciale o ancor peggio regionale. A Prade interessa avere una presenza autorevole della Lega in giunta e solo su questo presupposto ci sarà un incontro.
Al momento però l'ipotesi non è contemplata dal Carroccio: «Confermiamo il nostro pieno sostegno a Franco Gidoni», dice Vendrame smentendo che vi sia l'intenzione di scaricare l'ex vice, «ho ricevuto mandato dai segretari nazionale e provinciale Gobbo e Vaccari e da tutta la sezione cittadina di raggiungere un chiarimento e di ricomporre il rapporto tra Prade e Gidoni. Io mi fermo qui, se l'ipotesi non fosse percorribile dovrò comunque riparlarne con tutti». Ieri il capogruppo della Lega Orso Grigio e Vendrame non hanno partecipato alla riunione allargata alle segreterie della maggioranza: «Fino al momento in cui non ci sarà un chiarimento», spiega Vendrame, «non partecipiamo a queste riunioni, ma non è un segnale di rottura, quanto uno stand by. Vogliamo chiarire e finché non avviene, sarebbe imbarazzante presentarci come nulla fosse a queste riunioni, ma ribadisco che non siamo fuori dalla maggioranza».
Vendrame conferma di aver ricevuto la proposta informale di un nome, non quello di Colle. «Prade è libero di fare ciò che ritiene più opportuno, sarebbe meglio che arrivasse una proposta formale a me, ma in ogni caso siamo noi come Lega eventualmente che facciamo nomi, non può scegliere il sindaco all'interno del nostro movimento. Voglio precisare comunque che al momento l'unica ipotesi contemplata nel mandato esplorativo che mi è stato affidato è quella di ricucire su Gidoni».
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