Una tuta da sci marchiata «Arabba» per Prodi

Doni e skipass per il presidente arrivato ieri sera. «Non dovevate disturbarvi»
Romano Prodi con la moglie al passo Campolongo
Romano Prodi con la moglie al passo Campolongo
LIVINALLONGO. Il presidente del consiglio Romano Prodi è arrivato ieri sera, poco prima delle 21,30, al residence Campolongo a Livinallongo dove possiede un appartamento e dove da vent'anni trascorre una breve vacanza a cavallo del Capodanno per dedicarsi allo sci. Ad accoglierlo ha trovato tute da sci preparate apposta per lui, la moglie Flavia e il fratello Vittorio da Comune e Azienda turistica e, assieme ad un gran mazzo di rose per la consorte, gli skipass dono di Dolomiti Superski.


«Non dovevate disturbarvi», ha esclamato il presidente del consiglio, sorpreso per i doni. Poi ha spiegato quale sarà l'obiettivo principale di queste vacanze: rilassarsi e riposare. «Il viaggio in Afghanistan mi ha stancato molto», ha confidato all'arrivo.

Giovedì scorso lo hanno preceduto, come di consuetudine, il fratello Vittorio con la moglie Alessandra Cavallini, i figli Marco e Giovanni ed i nipotini. Il figlio del presidente, Antonio, è salito al Campolongo nella tarda serata di venerdì.


Prodi, insieme alla moglie Flavia Franzoni ed alla scorta, è partito da Bologna intorno alle 17,15 con la sua automobile, una Croma, carica di bagagli e seguita con discrezione dalla scorta. Prima di mettersi al volante alla volta del Bellunese il premier si è concesso un acquisto dell'ultim'ora: un caschetto da sci nero. E al ritorno dal negozio, spingendo la carrozzina di uno dei nipoti, ha scherzato con chi gli chiedeva se il casco s'intonasse o meno con la sua giacca a vento: «Il nero», ha sorriso Prodi, «s'intona con tutto».

Al suo arrivo è stato accolto come tutti gli anni dal gestore del Residence, Sebastian Becker e dai suoi collaboratori Loris Federa e Ariano Matejcic. «Il presidente torna quasi tutti gli anni», racconta Becker, «in quanto qui trova un'atmosfera di grande familiarità e tranquillità. Lui stesso ha spesso confidato che è l'unico momento all'anno in cui riesce a riposarsi veramente. Il presidente è un ospite molto gentile senza grandi pretese».


Per l'occasione il Comune di Livinallongo e l'Azienda Turistica Arabba Livinallongo hanno fatto preparare delle tute da sci, con il marchio Arabba - Dolomiti, che sono state consegnate a Vittorio Prodi, al presidente ed alla moglie all'arrivo. A porgere le tute in dono sono stati l'assessore comunale Leandro Grones e la segretaria dell'Atal Daniela Molin Fop: blu e bianca quella per il presidente del consiglio, sul rosa quella per la moglie, rossa per il fratello Vittorio.


Nonostante il clamore e l'attenzione dei media che comporta la sua presenza, Romano Prodi trascorre i suoi giorni di vacanza ad Arabba come un cliente qualsiasi. Oggi, assicura chi lo conosce bene, sarà già sugli sci.


Prodi è uno sciatore provetto. Di solito alle 8,30 è già pronto ad uscire dal residence e il personale lo accompagna col pulmino fino alle piste, da dove poi decide il percorso. Non manca una capatina in Alta Badia, che dal Campolongo è ad un tiro di schioppo. O meglio a due curve. Ma il suo punto di riferimento rimane comunque Arabba.


Lì, in un noto negozio di articoli sportivi, tre anni fa ha acquistato anche il suo ultimo paio di sci, che usa ancora. Alla sera ritorna invece al residence, che dista qualche centinaio di metri dall'arrivo della pista, con gli sci in spalla, come uno sciatore qualunque. In paese scende quasi ogni sera per assistere alla messa con la moglie. Uno degli appuntamenti fissi è il Te Deum di inizio anno.


Alla sera preferisce rimanere nel Residence con la famiglia, quando non decide di incontrarsi con amministratori o rappresentanti di associazioni locali che ogni anno, puntualmente, gli chiedono un colloquio. L'anno scorso, il primo gennaio, dopo la messa incontrò l'amministrazione del sindaco Pezzei all'Hotel Olimpia. Nei giorni seguenti i vertici dell'Atal ed il presidente dell'Union Generela di Ladins dal Dolomites, Michil Costa, suo amico personale. In molti si aspettano che i Ladini si facciano avanti anche quest'anno per parlare di referendum. Ma Pezzei frena. «Credo», dice, «che il presidente sia qui soprattutto per riposare. Se ne parlerà se sarà lui a volerlo».


La sera dell'ultimo dell'anno Prodi e i famigliari festeggiano con il tradizionale cenone, preparato dal personale del residence. Il tempo del brindisi di mezzanotte e poi il presidente e la moglie si ritirano: alle 8,30 vogliono essere già sugli sci.


Il presidente ha prenotato il suo soggiorno fino al 6 di gennaio, anche se con tutta probabilità tornerà a Roma già il 3 gennaio. Gli impegni istituzionali, infatti, non conoscono feste. Il 10 c'è la verifica di governo, chiesta da una parte della sua coalizione. E lì lo slalom è decisamente più duro.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi