Una ventenne torna da Santo Domingo e finisce in ospedale per la “dengue”

Un viaggio all’estero, il ritorno a casa, i dolori muscolari accompagnati da febbre alta. Una ragazza di 20 anni, abitante in via Giorgetti, è finita all’ospedale San Martino. Dopo accurati esami, le è stata diagnosticata la dengue, una malattia tropicale causata dalla puntura di un insetto infetto.
I sintomi
È il 5 ottobre, la giovane rientra in Italia dopo una vacanza a Santo Domingo, paese che, come altri luoghi umidi tropicali, è considerato endemico per questo tipo di infezioni virali. Poche ore e comincia ad accusare febbre alta e dolori (la malattia si manifesta quattro o cinque giorni dopo la puntura). Gli esami cui si sottopone danno il responso: è stata colpita dal virus dengue. Viene ricoverata nel reparto di Malattie infettive del San Martino, anche se le sue condizioni sono tutto sommato buone. La malattia non è contagiosa: può essere trasmessa, infatti, solo attraverso la puntura di una zanzara tigre che abbia punto in precedenza una persona infettata. La cosa è abbastanza improbabile, ma per non correre rischi viene ordinata la disinfestazione di via Giorgetti e dintorni, l’area di Baldenich dove abita la ragazza.
L’allarme
Ieri mattina la direzione sanitaria dell’Usl 1 si è messa in contatto con il sindaco del capoluogo. Subito viene attivata la macchina sanitaria e organizzativa, col sindaco che in fretta e furia emana un’ordinanza per la disinfestazione dell’area attorno a via Giorgetti.
«Ho firmato un’ordinanza contingibile e urgente per motivi di sanità pubblica», spiega il primo cittadino di Belluno, «per permettere alla ditta che si occuperà della disinfestazione di poter operare».
Le operazioni interesseranno un’area di almeno cento metri nella zona di Via Giorgetti: «Si tratta di un caso di “malattia di importazione”, cioè di una persona bellunese che ha contratto la malattia durante un viaggio all’estero in zone endemiche», spiega il sindaco. «Tengo a sottolineare che il rischio di contagio è molto basso, perché la “dengue” viene trasmessa solamente attraverso la puntura infetta della zanzare tigre».
Proprio per questo, l’Usl 1 Dolomiti si è attivata per le procedure di disinfestazione, mentre il sindaco ricorda come in città sia ancora in vigore l’ordinanza anti-zanzare: «Ormai siamo in autunno e le temperature si stanno abbassando, per cui il clima non è loro favorevole», evidenzia il primo cittadino. In una situazione così delicata, è comunque consigliabile seguire le indicazioni prescritte dall’ordinanza emessa questa estate».
L’ordinanza riporta alcuni semplici comportamenti che possono evitare il formarsi di focolai di zanzare: si consiglia di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana; svuotare giornalmente qualsiasi contenitore con presenza di acqua; coprire ermeticamente i contenitori d’acqua come bidoni, cisterne.
La disinfestazione
Sono previsti due diversi tipi di trattamento: il trattamento larvicida avverrà oggi, dalle 13 e per tutto il pomeriggio.
Delle operazioni è stata incaricata una ditta specializzata, che effettuerà la disinfestazione porta a porta. I trattamenti adulticidi avverranno invece nella notte, tra le 23.30 di oggi e le 6 di domani e tra le 23.30 di domani e le 6 di sabato. In queste finestre orario, sarà necessario chiudere le finestre di casa, ritirare eventuale biancheria stesa all’esterno e coprire con teli di plastica eventuali orti. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi