«Una vicenda che farà scuola per le politiche industriali»
ROMA. «Se qualcuno dovesse rendersene conto, quello dell’Acc di Mel sarà un caso destinato a fare scuola per le politiche industriali italiane. Ci sono alcuni elementi di grande novità». È soddisfatta l’assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan al termine del vertice romano. «In un anno abbiamo portato un’azienda di fatto chiusa a essere competitiva e capace di attrarre investimenti importanti. L’abbiamo fatto», aggiunge, «perché abbiamo realizzato un forte legame con il territorio e costituito un comitato di sorveglianza a supporto di tutte le scelte che l'amministratore straordinario stava facendo. Questa volta abbiamo anche scelto, in sintonia con il governo, l'amministratore straordinario. Infine, abbiamo avuto il governo sempre presente. Noi l’abbiamo stimolato a questo e a non arrendersi alla semplice chiusura. Ora la storia ha un lieto fine».
L’accordo, come ricorda l’assessore Donazzan, «è stato costruito con fatica da parte del commissario, che ha esercitato il ruolo di un grande manager italiano che sa dialogare e attrarre investitori stranieri. Con soddisfazione registriamo il fatto che questa era una azienda che solo l'anno scorso risultava morta per troppi debiti e per una concorrenza sleale. Castro, con un piano industriale molto serio, con il sostegno del Governo e la presenza costante della Regione, che si è attivata anche con Veneto Sviluppo, ha portato questa realtà a proporsi all’attenzione del mercato internazionale. Wanbao Group», conclude Donazzan, «entra con impegni precisi e anzitutto con una prospettiva di 445 posti di lavoro (300 subito, gli altri in scaglioni successivi), ma anche impegni per investimenti in ricerca e sviluppo per la produzione in Europa».
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