«Una vita dedicata alla montagna»
LLUNO. «La montagna bellunese perde uno dei suoi più strenui e appassionati difensori. Angelo Costola alle parole preferiva i fatti e la creazione del Suem 118 a Pieve di Cadore è stato il fatto più eclatante e concreto».
Questo il ricordo del senatore Giovanni Piccoli dopo la morte dell'ex primario del Suem 118 e amministratore provinciale, deceduto venerdì sera a Casa Tua 2 dell’ospedale san Martino di Belluno, dopo due anni di malattia.
«L'esempio di Costola», prosegue il parlamentare, «ci ricorda che l'autonomia e la dignità delle genti di montagna passano attraverso la concretezza, la caparbietà e il non arrendersi mai. Costola si è sempre messo a servizio della montagna e dei suoi abitanti, sia come professionista sia come amministratore. La sua integrità», aggiunge ancora il senatore, «è un grande lascito che mi auguro davvero non venga disperso».
Alla notizia della morte di Costola, Giovanni Piccoli pensa subito ai familiari, alle persone che gli sono state vicine in tanti anni non solo di amministrazione e vita professionale, ma anche personale. E il pensiero non poteva trascendere da chi gli stava attorno nella centrale operativa del Suem e del Soccorso alpino. «Le mie condoglianze vanno ai familiari», ci tiene a precisare il parlamentare bellunese, «agli amici e a tutti quelli che hanno condiviso con Costola un pezzo della loro vita professionale, politica e umana, a partire dalle donne e dagli uomini del Suem e del Soccorso Alpino».
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