Un’agenzia di Poste veneta per risolvere i disservizi
BELLUNO. Bollette che arrivano a pochissimi giorni dalla scadenza, se non già scadute, consegne che saltano. I disservizi delle poste colpiscono anche il Bellunese. Franco Roccon ha una soluzione. L’aveva già proposta durante la campagna elettorale per le regionali, con la sua lista “Indipendenza noi Veneto - Con Zaia”, la rilancia con “Civiltà bellunese”, lista con la quale si è candidato sindaco del capoluogo. È in via di chiusura: ieri Roccon si è fatto accompagnare da due candidati, che ha presentato ufficialmente. Francesca Iacobellis, ex insegnante, e Andrea Terribile.
Per risolvere il problema dei disservizi postali, Roccon propone di istituire l’agenzia Poste Venete, pubblica, che si affianchi al servizio tradizionale. «Subentrerebbe nei rapporti con i Comuni, potrebbe utilizzare come spazi di lavoro i municipi e come personale quello dell’ente locale o i lavoratori socialmente utili», spiega Roccon. «Nei 303 Comuni sotto i cinquemila abitanti, in Veneto, solo l’11 per cento ha un ufficio postale. Per gli anziani, i disabili, le categorie deboli, questo è un grosso disagio».
Risolvibile appunto attraverso l’istituzione di questa nuova agenzia: «Potrà aprire convenzioni con Poste Italiane e potrà servire anche per la consegna dei farmaci a domicilio, previo accordo con i farmacisti e le strutture sanitarie locali», continua. E la copertura finanziaria? A carico della Regione, è scritto nella proposta di legge. E sempre alla Regione spetterebbe il compito di organizzare l’agenzia. (a.f.)
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