Un’alleanza contro l’evasione fiscale

Accordo tra Comune e Agenzia delle entrate, che nel 2011 ha recuperato 23 milioni di euro di redditi “invisibili”
Firmata l'alleanza tra il comune di belluno e l'agenzia delle entrate. L'assessore Tiziana Martire e d il direttore Achille sanzò
Firmata l'alleanza tra il comune di belluno e l'agenzia delle entrate. L'assessore Tiziana Martire e d il direttore Achille sanzò

di Alessia Forzin

BELLUNO

Comune di Belluno e Agenzia delle Entrate alleati contro l'evasione fiscale. Dopo Padova, Venezia e Vicenza, anche il capoluogo dolomitico dichiara lotta dura a chi non paga le tasse, attraverso un protocollo d'intesa che consentirà a Palazzo Rosso di segnalare i potenziali evasori, e, nel caso in cui i sospetti si rivelino fondati, introitare il 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni. Le quali, in provincia di Belluno, ammontano nel 2011 a 23 milioni di euro, recuperati grazie ai circa 1200 controlli effettuati dal personale della sede bellunese dell'Agenzia delle Entrate. «Soprattutto nell’ambito del lavoro autonomo, nelle piccole e medie imprese», ha ricordato il direttore Domenico Vargiu. «Ma la provincia di Belluno è virtuosa in tema fiscale», ha spiegato il direttore regionale dell'Ae Giovani Achille Sanzò. «Oltre il 60% delle persone che vi risiedono pagano le tasse come adempimento spontaneo».

Un dato in linea con la media regionale, ma che si può migliorare, grazie ai cittadini e ai funzionari comunali, chiamati a segnalare tenori di vita sospetti, mancate dichiarazioni immobiliari e prestazioni in nero. Un po' come fare la spia, in modo positivo, ma l'assessore al bilancio Tiziana Martire non ama il termine: «Non vogliamo fare da poliziotti nei confronti dei nostri concittadini. Questa attività non è repressiva, ma atta a creare una maggiore equità per tutti». E' noto, infatti, che spesso la pressione fiscale aumenta proprio a causa dell'evasione. «Queste segnalazioni mirano a rilevare quelle sacche di non conformità che, se riconosciute e identificate, possono portare beneficio a tutti», ha aggiunto.

Anche alle casse di Palazzo Rosso, che si vedrebbe accreditare l'intero importo delle imposte evase e delle sanzioni: «In questo modo ci prepariamo anche per il federalismo municipale», ha concluso.

Per l'Agenzia delle Entrate la collaborazione con l'ente locale è fondamentale nella lotta all'evasione: «Facendo da presidio del territorio, l'ente locale ha conoscenza diretta dei suoi contribuenti, e può individuare facilmente i casi che meritano attenzione e approfondimenti», ha spiegato Sanzò.

Sotto la lente dei controlli finirà di tutto, dal mondo del commercio e delle professioni (si guarderà che chi esercita un'attività abbia partita Iva e che gli enti no profit non svolgano attività a scopo di lucro) al lavoro in nero, fino al patrimonio immobiliare, con i riflettori che si accenderanno sui proprietari di seconde o terze case non dichiarate, su chi affitta appartamenti senza registrare i contratti e su chi si crea una residenza fittizia all'estero per non pagare le tasse in Italia. Le segnalazioni potranno scattare anche sulla base del redditometro, quindi valutando se i beni in possesso di una persona, soprattutto quelli di lusso, e il suo stile di vita sono coerenti con il reddito dichiarato. Le segnalazioni, che dovranno essere qualificate (e per questo il personale del Comune verrà formato), giungeranno all'Ae per via telematica, e verranno vagliate e analizzate per scovare gli evasori.

Anche i cittadini possono contribuire: «Ci arrivano diverse segnalazioni, moltissime firmate, a differenza di un tempo», ha concluso Sanzò. In tempi di crisi gli onesti non ci stanno più a passare per gli unici che pagano le tasse. I furbetti del fisco sono avvertiti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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